SANITÀ
ROVIGO «È una grande occasione per il territorio di farsi

Martedì 26 Marzo 2019
SANITÀ
ROVIGO «È una grande occasione per il territorio di farsi sentire» il convegno che la Cgil, con i sindacati Pensionati e Funzione pubblica, ha organizzato nell'aula magna della cittadella in viale Tre martiri, domani alle 17.30, sul futuro dei servizi sociosanitari in Polesine. «Facciamo fronte e da facilitatori, per risolvere le questioni aperte: se poi ci sarà da aprire una vertenza, lo faremo», ha annunciato il segretario generale della Cgil Pieralberto Colombo, insieme a Davide Benazzo e a Nicoletta Biancardi. Serve «unità d'intenti tra politici e portatori di interessi» avvisa la Cgil, che in aula magna riunirà per la salvaguardia dei servizi locali l'assessore veneto Cristiano Corazzari, i consiglieri regionali Graziano Azzalin e Patrizia Bartelle, il direttore generale dell'Ulss 5 Antonio Compostella e il direttore generale dell'Area Sanità e Sociale della Regione, Domenico Mantoan.
«Insieme a risposte per il territorio, vogliamo raccogliere contributi e richieste in vista del parere che la commissione regionale Sanità dovrà dare entro 30 giorni sulle schede di dotazione ospedaliera», ha spiegato il segretario generale della Fp, Benazzo, che denuncia il «progetto di ridimensionamento dei servizi nel pubblico e l'arricchimento del privato». Nelle nuove schede, rispetto al decreto di giunta 2122 del 2013, l'ospedale di Rovigo ha visto aggiungersi 18 posti letto in area medica, 2 nell'area materno-infantile e un'apicalità per Neuropsichiatria infantile, mentre perde 25 posti letto in area riabilitativa per lungodegenti, con un saldo complessivo negativo di 5 posti letto. A Trecenta aumentano i posti letto in Medicina generale (30), ma alla fine il San Luca perde due apicalità (Anestesia e rianimazione e Chirurgia generale) e il saldo finale dei posti letto è negativo (meno 10), come ad Adria, che perde 20 letti e le apicalità di Chirurgia generale e Urologia, Pediatria (l'area materno-infantile perde 16 posti letto). Nelle strutture private, il saldo dei posti letto è positivo: più 30 alla Casa di cura Città di Rovigo e più 25 a Porto Viro.
Nicola Astolfi
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