Salta anche la fiera campionaria al Censer

Martedì 20 Ottobre 2020
I PROBLEMI
ROVIGO Dopo le bancarelle e il luna park, anche la fkiera campionaria va verso la cancellazione. L'ultimo decreto sancisce lo stop a fiere e convegni, salvo gli eventi a valenza nazionale e internazionale. La Campionaria in programma al Censer il prossimo weekend rischia di saltare, in quanto non comprende espositori provenienti da sei differenti regioni. Una fiera, insomma, troppo locale per essere in linea con le disposizioni dell'ultimo decreto Conte che bandisce sagre e fiere per il rischio di assembramenti. «Stiamo valutando se ci sono soluzioni alternative - spiega il vice presidente della Confesercenti Vittorio Ceccato - il nuovo decreto parla però di via libera a fiere nazionali e internazionali». Regole, quelle dell'ultimo Dpcm, spiega Ceccato, «ancora più penalizzanti per tutto il commercio, anche sul fronte delle strette a locali e ristoranti».
CLIENTI DUBBIOSI
Ieri mattina, in centro, il clima di preoccupazione tra gli esercenti era davvero alto. Resta l'obbligo di chiusura dei locali a mezzanotte con l'aggiunta del divieto di consumazione non al tavolo dopo le 18. «Abbiamo visto subito un calo dei clienti - spiega Paolo Lorenzi del Caffè Dersut - la gente non sa se può entrare per prendere un caffè. Molti si fermano davanti alla vetrina poi proseguono oltre. Qualcuno ci fa cenno da fuori per chiedere se anche al tavolo si deve tenere la mascherina. Insomma, questo susseguirsi di decreti, regole regionali e ordinanze locali, stanno creando una confusione ancora più dannosa per tutto il settore della ristorazione».
Ci mancava poi «l'ulteriore potenziamento dello smart working - spiega l'esercente - speravamo infatti in una ripresa della pausa pranzo, invece ancora uffici chiusi e lavoratori a casa. Noi, per esempio, che lavoriamo con le Poste centrali, abbiamo perso tutto il giro da marzo scorso. Ora altri uffici oggi ci hanno comunicato che chiuderanno e dunque ci cancellano le prenotazioni. Una situazione drammatica per i locali che per restare in piedi sono costretti a ridurre il personale«.
EFFETTI SUI NEGOZI
Il lavoro diminuisce in un territorio già con indici critici sul fronte dell'occupazione, soprattutto giovanile. A essere preoccupati per la piega che sta prendendo l'emergenza pandemia anche i commercianti del centro che vedono all'orizzonte un Natale simile alla scorsa Pasqua sul fronte degli incassi. Con lo stop a feste, eventi, riunioni di famiglia, anche lo shopping ne subirà un duro contraccolpo, simile a quello dello scorso lockdown. Salvo, per il momento, l'appuntamento con Strenne di Natale, in programma l'ultima settimana di novembre perché il decreto governativo è in vigore fino al 13 appunto di novembre. Si vedrà in caso di nuovi decreti cosa accadrà.
In discussione, nei prossimi giorni, potrebbe poi essere lo svolgimento del mercato, non espressamente vietato dal decreto, ma di fatto evento lasciato al controllo e alla discrezionalità dei sindaci. Per evitare di mettere ulteriormente in ginocchio la categoria degli ambulanti, il Comune potrebbe optare per un potenziamento del distanziamento tra bancarelle e dei controlli ai varchi per evitare, nei imiti del possibile, assembramenti.
R.Mer.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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