ROSOLINA
La festa del ringraziamento per i rosolinesi è un appuntamento da sempre molto sentito non solo tra gli agricoltori, ma anche tra chi opera nell'ambito industriale e, in generale, per la cittadinanza. Nel rispetto della tradizione domenica sono stati numerosi i partecipanti alla messa celebrata da don Renato Feletti e alla successiva benedizione dei mezzi agricoli e non solo all'esterno della chiesa. L'occasione, come da sempre accade, è servita agli agricoltori per incontrarsi e confrontarsi sul comparto che mai come negli ultimi anni risente dei cambiamenti climatici.
COLTURE E CLIMA
«Anche le nostre colture devono adeguarsi all'innalzamento delle temperature constata il presidente di zona Coldiretti Antonio Beltrame -. Nelle nostre zone se non abbiamo risentito particolarmente delle abbondanti piogge degli ultimi tempi è per merito del sistema di bonifica particolarmente migliorato negli ultimi 15 anni che ha evitato il ristagno d'acqua e nessuno dei soci si è lamentato di particolar problemi irrigui». É un dato di fatto però che l'agricoltura, così come siamo abituati a pensarla, anche a livello locale debba adeguarsi al cambiamento delle temperature.
NUOVE VARIETÁ
«Già da tre anni si cercano varietà più adatte alla stagione prosegue Beltrame -, con piante adatte ad un cambiamento climatico diverso da quello a cui ci si era abituati, come nel caso del radicchio invernale. Il punto prioritario per noi è proprio quello di riuscire a far fronte a variazioni di temperature che potrebbero diventare insostenibili per il tipo di agricoltura a cui siamo abituati».
RADICCHIO IN VENDITA
Nel frattempo si spera che le vendite di prodotto di qualità elevata, come è il radicchio, possano incoraggiare il settore. «La commercializzazione è partita bene, la qualità c'è. Speriamo che il prezzo tenga».
E. Cac.
© RIPRODUZIONE RISERVATA La festa del ringraziamento per i rosolinesi è un appuntamento da sempre molto sentito non solo tra gli agricoltori, ma anche tra chi opera nell'ambito industriale e, in generale, per la cittadinanza. Nel rispetto della tradizione domenica sono stati numerosi i partecipanti alla messa celebrata da don Renato Feletti e alla successiva benedizione dei mezzi agricoli e non solo all'esterno della chiesa. L'occasione, come da sempre accade, è servita agli agricoltori per incontrarsi e confrontarsi sul comparto che mai come negli ultimi anni risente dei cambiamenti climatici.
COLTURE E CLIMA
«Anche le nostre colture devono adeguarsi all'innalzamento delle temperature constata il presidente di zona Coldiretti Antonio Beltrame -. Nelle nostre zone se non abbiamo risentito particolarmente delle abbondanti piogge degli ultimi tempi è per merito del sistema di bonifica particolarmente migliorato negli ultimi 15 anni che ha evitato il ristagno d'acqua e nessuno dei soci si è lamentato di particolar problemi irrigui». É un dato di fatto però che l'agricoltura, così come siamo abituati a pensarla, anche a livello locale debba adeguarsi al cambiamento delle temperature.
NUOVE VARIETÁ
«Già da tre anni si cercano varietà più adatte alla stagione prosegue Beltrame -, con piante adatte ad un cambiamento climatico diverso da quello a cui ci si era abituati, come nel caso del radicchio invernale. Il punto prioritario per noi è proprio quello di riuscire a far fronte a variazioni di temperature che potrebbero diventare insostenibili per il tipo di agricoltura a cui siamo abituati».
RADICCHIO IN VENDITA
Nel frattempo si spera che le vendite di prodotto di qualità elevata, come è il radicchio, possano incoraggiare il settore. «La commercializzazione è partita bene, la qualità c'è. Speriamo che il prezzo tenga».
E. Cac.
