Raito: «Zes, rassicurati dal ministro»

Lunedì 22 Luglio 2019
ECONOMIA
ROVIGO Sulla Zes, la Zona economica speciale, si è aperto uno spiraglio. Mercoledì, durante il question time alla Camera, relativa al quesito sulla possibilità di portare le Zes nel Centro-Nord, il ministro per il Sud Barbara Lezzi ha spiegato che già dopo l'estate verranno presentate le modifiche normative necessarie all'introduzione delle Zes anche fuori dal Sud. La possibilità di istituirle è stata introdotta In Italia dal Decreto legge 91 del 2017, che le recepito la normativa europea, prevedendole solo per le Regioni meridionali. Attraverso semplificazioni, incentivi, agevolazioni fiscali e deroghe normative, aree che scontino ritardi o criticità nello sviluppo possono così divenire attrattive per investimenti nazionali e internazionali.
La Confindustria di Venezia e Rovigo ha elaborato un progetto per una Zes fra Porto Marghera e parte del Polesine, ma la richiesta sembrava scontrarsi con mille ostacoli. Non un muro da parte del ministro Lezzi, però, come lei stessa ha ribadito in una nota al consigliere comunale pentastellato di Rovigo Mattia Maniezzo. Quanto detto rispondendo all'interrogazione parlamentare, in ogni caso, fa decollare le speranze polesane, delle quali si fa interprete il primo cittadino di Polesella Leonardo Raito, che a nome di tutti i colleghi esprime la soddisfazione: «Noi sindaci polesani dell'istituenda Zona economica speciale, ostentiamo ottimismo dopo che il ministro Lezzi, rispondendo a un'interrogazione parlamentare sull'attivazione delle Zes al Centro- Nord, ha fissato il calendario dei prossimi passaggi. Lezzi ha dichiarato: In un'ottica di nuove scelte strategiche di riforma economica che sono poste in essere attualmente nel nostro Paese, sto lavorando affinché la normativa delle Zes si estenda anche alle aree del Centro-Nord. Tengo a precisare che l'iter di istituzione sarà lo stesso che è stato previsto per le Zes nelle Regioni del Sud. Già a partire da settembre prossimo, in vista della Legge di Bilancio per l'anno 2020, saremo in grado di presentare la cornice normativa con l'aggiornamento della dotazione finanziaria. In merito a questa, in qualità di autorità politica delegata per la coesione, la manterrò nei limiti della destinazione della percentuale di 80% al Sud e 20% al Nord, prevista dalla legge 190 del 2014. Secondo noi sindaci queste indicazioni rappresentano un passo avanti rispetto a precedenti prese di posizione che parevano rendere difficile la partenza di questa grande opportunità e siamo lieti, finalmente, di vedere il riconoscimento di una necessità e di un diritto per le aree più in sofferenza del paese. Riteniamo, a questo punto, che lo sforzo della Regione, che ha sempre appoggiato il percorso della Zes proposto da Confindustria, possa essere determinante per l'ottenimento di questa ottima possibilità di sviluppo».
F.Cam.
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