Raccolta differenziata in arrivo nei quartieri

Martedì 3 Dicembre 2019
LA NUOVA RACCOLTA
ROVIGO Dopo le frazioni il porta a porta arriverà anche nei quartieri cittadini, con il primo passo previsto già a primavera, mentre i cassonetti intelligenti, al momento, restano ancora nel limbo e, se anche si dovesse compiere questo ulteriore passo, non faranno la loro comparsa prima del 2021. Il riconoscimento arrivato ieri da Legambiente all'Amministrazione comunale di Rovigo, la menzione speciale impegno riciclone per le amministrazioni, è frutto anche delle scelte fatte in tema di differenziata spinta, partita non senza qualche difficoltà nelle frazioni, con il via libera il 30 maggio 2017 del Consiglio comunale alla rimodulazione del servizi di raccolta di rifiuti a Rovigo, così come illustrato in aula dagli allora amministratore delegato e presidente di Ecoambiente, Ivano Gibin e Alessandro Palli.
RODAGGIO CONCLUSO
Il periodo di rodaggio è stato delicato, ma i frutti arrivano anche se ancora non è stato raggiunto il 65% di raccolta differenziata, la soglia che permette una riduzione della ecotassa regionale. In questa direzione va la prosecuzione del piano di allargamento della differenziata spinta. «La rimodulazione del servizio spiega Giancarlo Lovisari ha riguardato oltre un terzo della popolazione del capoluogo: questo è il dato più interessante e del quale bisogna tenere conto per capire quali sono le dinamiche che hanno portato a questi numeri e a questo riconoscimento. La risposta dei cittadini è stata ottima, perché hanno capito che lo sforzo serviva al bene comune, oltre che a ridurre in prospettiva le tariffe e la quantità di rifiuti avviati in discarica. Questo risultato, che fa anche risparmiare soldi, lo dobbiamo gestire sapendo che l'anno che sta arrivando porterà il porta a porta anche nei quartieri. E' inutile, però, nascondere che dove le caratteristiche urbanistiche sono più complesse, dove ci sono condomini, è più complesso. E che eliminando gradualmente i cassonetti tradizionali si deve arginare il problema della migrazione dei rifiuti, ovvero di chi si sposta con il sacco di rifiuti non differenziati per disfarsene, oltre che quello, che è un tema ambientale, del rischio dell'abbandono. Bisogna lavorare molto sull'informazione e sulla collaborazione. Stiamo discutendo in questi giorni con l'Amministrazione, perché è il Comune che detta l'agenda ed abbiamo già individuato un paio di soluzioni per avviare il piano della differenziata spinta nei quartieri, secondo il criterio della gradualità, partendo con uno o due alla volta. La valutazione su come e dove iniziare sarà fatta nel giro di poche settimane, per avviare il piano organico già a inizio anno con il calendario di incontri pubblici e della distribuzione dei contenitori, con l'obiettivo di partire già a primavera. Per il centro storico, tutto è più complesso, si innestano ulteriori ragionamenti e tematiche che riguardano decoro, urbanistica, architettura, ma ragionevolmente nel 2121 si potrà partire. Importante è un approccio graduale, perché si vanno a toccare le abitudini dei cittadini ed è importante che ci sia collaborazione e, quindi, che non si viva il tutto come un'insopportabile imposizione».
IL COMUNE
«Abbiamo ancora molta strada da fare spiega l'assessore alle Politiche per l'ambiente Dina Merlo -, ma questo è comunque un risultato importante e che, soprattutto, è in controtendenza, dimostrando che abbiamo ancora grandi margini di miglioramento. Per ora siamo stati impegnati solo nelle frazioni nella rimodulazione della raccolta differenziata e i risultati già si vedono e sono importanti, ma ora partiremo con i quartieri e presto anche con il centro. Questo risultato è un punto di partenza, non un punto di arrivo. Ad oggi il dato della percentuale della differenziata, rispetto al 59% del 2018 è già cresciuto al 62%. E' una grande sfida, ma il clima generale di consapevolezza delle problematiche ambientali ci spinge a lavorare alacremente su questo fronte e a migliorare ancora, portando Rovigo fra le città più virtuose. C'è un grande lavoro anche culturale da fare, per questo ci stiamo già impegnando anche nelle scuole, l'aria che tira è positiva: vogliamo compiere questo ultimo passo verso l'eccellenza e superare presto il traguardo del 65% di raccolta differenziata».
Francesco Campi
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