Pugni, offese e minacce ai poliziotti in carcere

Martedì 25 Giugno 2019
GIUSTIZIA
ROVIGO Giovanissimo e già in carcere. Insofferente alla vita da detenuto, al punto da perdere il controllo offendendo e picchiando due agenti di polizia penitenziaria e ottenendo così una nuova condanna. Ieri il 22enne lombardo Sebastiano Aghemio, nato in Polonia, formalmente residente a Milano e tuttora in carcere, è stato condannato dal giudice Raffaele Belvederi a otto mesi, già comprensiva della riduzione di un terzo del rito abbreviato, per resistenza a pubblico ufficiale e lesioni. Tutto risale all'11 maggio quando il giovane, ristretto nella casa circondariale di Rovigo, doveva sottoporsi a una visita. L'essere stato chiamato con largo anticipo gli aveva fatto perdere la calma: «Cosa c... mi fate scendere giù per aspettare, mi dovete chiamare solo quando è il mio turno, mi avete rotto le p.... poliziotti di m...», avrebbe detto e non si sarebbe limitato a questo, perché quando i due agenti, come riporta l'imputazione, sono intervenuti «per riportarlo alla calma», ne ha colpito uno con un pugno al volto e l'altro con calci al costato: «Quando ti trovo fuori ti ammazzo». Il giovane, che alle spalle ha un arresto per resistenza a pubblico ufficiale e lesioni per aver aggredito quattro carabinieri ad Arona, con la sua reazione ha ferito le due guardie, che si sono fatti refertare i traumi, giudicati guaribili in 4 e 5 giorni.
F.Cam.
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