Protezione civile, una garanzia: il grazie ai gilet gialli

Mercoledì 12 Agosto 2020
Protezione civile, una garanzia: il grazie ai gilet gialli
GESTIONE DELL'EMERGENZA
ROVIGO Un grazie per il lavoro che è stato fatto fino ad ora, nei mesi fra i più difficili della storia recente, per un impegno che non si ferma e che sarà prezioso anche nel futuro prossimo. I gilet gialli sono stati sinonimo di aiuto e sicurezza. E il presidente della Provincia di Rovigo Ivan Dall'Ara, ieri, ha voluto esprimere i suoi più sentiti ringraziamenti «per l'attività sin qui svolta e la collaborazione prestata, al Sistema organizzato e formato del volontariato di Protezione civile, che unitamente al Terzo Settore ha svolto compiti urgenti e fondamentali sul territorio provinciale, per affrontare la pandemia, reggendo all'urto dell'emergenza».
L'ATTIVITÀ
A parlare sono i numeri: ad oggi sono stati circa 600 i volontari di Protezione civile che hanno donato le proprie ore di lavoro per vari servizi, correndo consapevolmente rischi; hanno distribuito 2 milioni di mascherine alla popolazione, consegnato generi alimentari per le famiglie più bisognose o anziani in difficoltà, farmaci porta a porta e materiale didattico per gli studenti; si sono resi disponibili per la distribuzione a domicilio di circa 250mila mascherine a diversi enti, Prefettura, Questura, Finanza, Carabinieri, farmacie, medici di base, Arpav, Aipo, Ecoambiente, Consorzi di Bonifica, carceri e ultime, ma non ultime, le case di riposo, per consentire lo svolgimento dei rispettivi servizi.
IL RINGRAZIAMENTO
«Un particolare ringraziamento ai volontari del Nucleo Provinciale Polesine si legge nella nota di Palazzo Celio - per aver risposto sempre in maniera tempestiva, congiuntamente agli uffici provinciali, con un monteore di circa 600 ore, alle numerose richieste di vario genere degli enti e dell'Ulss 5 Polesana, con il trasporto letti e il montaggio di tende pneumatiche per l'allestimento dell'indispensabile triage, presso gli ospedali di Rovigo, Adria e Trecenta». I volontari sono stati sempre in prima fila e, anche nel momento più difficile, non si sono mai tirati indietro, rischiando in prima persona. Anche per questo sono stati inseriti dall'Ulss all'interno degli screening periodici per i soggetti delle categorie a rischio per maggior esposizione al virus. Fino ad oggi sono stati effettuati sui volontari della Protezione civile 511 tamponi e 315 test sierologici.
CENTRI COMUNALI
Il Servizio provinciale di Protezione Civile, tra le altre attività, ha dato supporto ai Comuni e alle organizzazioni, garantendo i collegamenti con la Regione per le attivazioni dei volontari e per i rifornimenti di materiali, organizzando anche gli smistamenti giornalieri per ogni Distretto. Tutti i Comuni hanno attivato i propri Coc, i Centri operativi comunali, per il coordinamento delle iniziative locali. «Da parte dei volontari si aggiunge - sta continuando l'aiuto ai Comuni per offrire anche altri servizi: animazione estiva, rappresentazioni all'aperto, ecc. al fine di evitare assembramenti e sempre nel rispetto delle regole imposte dall'emergenza, che, ricordiamo, non è finita».
F.Cam.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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