Pronti a sfidare i divieti per fare il test ad Adria

Domenica 29 Novembre 2020
ATTIVITÀ DI SCREENING
ROVIGO Sfidano la zona arancione e arrivano anche dall'Emilia Romagna, violando il divieto che proibisce il superamento dei confini regionali. Il Punto Covid di Adria non rimanda indietro nessuno e le persone vengono addirittura da Ravenna per fare il tampone. Flussi in arrivo si registrano anche dai comuni del Veneziano, come Chioggia e Cavarzere, e della Bassa Padovana, come Stanghella, Boara, Solesino e addirittura Monselice.
SENZA RICETTA
La motivazione di tali migrazioni è semplice: si cercano esiti in tempi rapidi, per riprendere le attività il prima possibile in caso di contatto con una persona positiva. Scuola, lavoro, attività hanno bisogno di certezze in tempi celeri per far funzionare le cose. E, soprattutto, senza necessità di impegnativa del medico, con tutto ciò che significa in termini di code e tempo risparmiato. Il successo del punto Covid allestito in sala Caponnetto ad Adria, nel complesso del centro commerciale Il Porto è indiscutibile: Lo testimoniano le affluenze: nella sola giornata di venerdì un'affluenza record con 279 tamponi eseguiti, circa la metà dell'intero distretto sanitario Basso Polesano. Infatti, l'altro ieri tutto il Distretto 2 ha effettuato 491 test: 63 tramite Usca; 12 effettuati dai medici di base; 9 dai medici di Taglio di Po; 11 test sono stati effettuati ai dipendenti; 5 ai ricoverati;81 test sono stati effettuati dal servizio igiene e sanità pubblica; 14 sono i test domiciliari.
EFFICIENZA
La popolarità del Covid Point di Adria permette di rintracciare più facilmente i contatti di positivi, positivi a loro volta, in modo da arginare efficacemente l'attacco del virus. Meno fatica si fa a fare il test antigenico, saltando le procedure per impegnative e appuntamenti, e più le persone sono propense a fare lo screening, ottenendo così l'interruzione della catena di trasmissione. E dalle 16 in poi, infatti, non sono necessarie impegnative del medico per sottoporsi al test.
LOCALI AMPLIATI
Ne giorni scorsi sono entrate in funzione le strutture mobili per l'ampliamento del Covid Point di Adria, con sala d'attesa esterna, ma riparata dalle intemperie, per utenti in attesa accettazione. Si tratta di gazebo in tela come quelli che comunemente vengono venduti per i giardini o per le feste di paese. Intanto al centro commerciale Il Porto si stanno placando gli animi, dopo l'iniziale sollevazione per la decisione del Comune e dell'Ulss 5 di aprire il Covid Point della comunità del Groto in sala Caponnetto di piazzale Rovigno, proprio a fianco dell'ingresso della galleria commerciale. La decisione di trasferire il centro screening da via Volontari della Croce Verde a piazzale Rovigno aveva colto di sorpresa i cittadini e le attività limitrofe, come il distaccamento del Centro per l'impiego e la sede di Veneto Lavoro. Anche la direttrice del centro commerciale aveva chiesto al Comune lumi sulla promiscuità che poteva nascere dal fatto di avere molte persone in fila in attesa del tampone, e potenzialmente positive, con i clienti del centro commerciale che parcheggiano nel piazzale per entrare a fare spese. Infine, il chiarimento del Comune, che ha invitato il centro commerciale a potenziare il flusso in ingresso e uscita dagli accessi lontani dal Covid Point, in modo da evitare che i clienti del centro commerciale possano entrare in contatto con le persone in fila per il tampone.
Roberta Paulon
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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