«Pronti a ospitare nuovi corsi in città»

Martedì 21 Gennaio 2020
L'ATENEO
ROVIGO La città apre le porte all'università. I palazzi comunali vuoti potrebbero presto essere riqualificati grazie all'arrivo a Rovigo di nuove facoltà. L'Amministrazione del sindaco Edoardo Gaffeo ha dato disponibilità alle università di Padova e di Ferrara a ospitare altre aule universitarie, colmando vuoti urbani del centro.
IPOTESI TRIBUNALE
A liberarsi, nel caso il ministero di Grazia e Giustizia non dia il via libera all'ampliamento del Tribunale in via Verdi, potrebbe essere anche l'attuale sede, edificio di proprietà del Comune. «Ci siamo candidati - spiega l'assessore all'Istruzione Roberto Tovo - ad accogliere altre facoltà e corsi. Le università di Padova e Ferrara hanno una serie di progetti di potenziamento. A mancare, però, sono gli spazi per eventuali nuove aule».
SPAZI DISPONIBILI
Rovigo, invece, di spazi vuoti ne ha diversi, come l'ex sede della Banca d'Italia di via Mazzini e l'ex caserma dei vigili del fuoco. E Tovo spiega: «L'arrivo di nuove facoltà in città sarebbe davvero un'importante occasione di sviluppo per il centro e per il commercio. Vantaggi che il capoluogo potrebbe raccogliere già nel giro di un biennio dall'insediamento delle nuove facoltà e dell'arrivo in città di un consistente numero di studenti».
EX RICCOBONI
Nel caso di mancato spostamento del Tribunale, le nuove aule universitarie potrebbero trovare posto nuovamente all'ex Riccoboni di via Marconi. Questo maxi-edificio di proprietà comunale ospiterà, nei prossimi mesi, il nuovo comando della Polizia municipale e gli uffici dei Servizi sociali oggi in via Trieste. Nel caso tramonti il progetto del Tribunale all'ex ospedale Maddalena, entrambi i settori, ha spiegato il sindaco pochi giorni fa, andranno a occupare gli spazi della Commenda, rimessi a nuovo, entro il 2023, dal Bando per la riqualificazione delle periferie degradate. A liberarsi, dunque, ancora l'ex sede di Giurisprudenza che si trova in una posizione strategica, accanto alla stazione ferroviaria.
PALAZZO ANGELI
«Gli studenti a Rovigo si trovano davvero bene - spiega Tovo - palazzo Angeli sta attivando una serie di iniziative, tra le quali anche l'apertura serale degli spazi. Gli studenti non hanno sollevato particolari problemi e presto arriverà anche una card a loro riservata per effettuare acquisti nelle attività commerciali della città e nei diversi locali. I piani di potenziamento delle facoltà già presenti al Cur potrebbero riguardare Rovigo, anche se non è semplice per un ateneo investire in una sede distaccata, in quanto non ci sono tanti margini di errore e la progettazione di nuovi indirizzi ha un limite temporale di circa 7 anni. Oggi l'università deve pensare quali professioni saranno richieste in futuro. Decisioni importanti che determinano anche i relativi investimenti».
DIRETTIVE MINISTERIALI
«L'unico limite - fa sapere l'assessore Tovo - potrebbe essere l'ordine del Ministero, indirizzato ai diversi atenei, di non attivare in tempi brevi altre sedi distaccate dal momento che alcuni corsi collocati in comuni diversi da quello dell'Ateneo d'origine non sempre hanno riscontato un numero di iscritti tale da coprire i costi relativi anche agli edifici che occupano. Nel caso dunque Padova e Ferrara ci chiedano la disponibilità di altri spazi, sarà una decisione frutto di un'attenta valutazione sul fronte dei costi». «Rovigo - conclude Tovo - potrebbe anche ospitare indirizzi non per forza legati alle future potenzialità professionali del territorio, in quanto l'obiettivo e, aggiungo, il sogno, è quello di fare diventare il capoluogo del Polesine attrattivo per gli studenti di altre province».
Il Comune non pone dunque limiti all'accoglienza e si dice disposto ad aprire le porte anche ad altri atenei che necessitino di spazi. I primi cinque mesi del centro in veste di cittadella universitaria sembrano andati, secondo un primo bilancio, alla grande. Il Comune ora le porte anche ad altre facoltà. Dopo Ferrara, a sbarcare in centro città potrebbe essere anche l'università patavina con nuovi indirizzi legati alle professioni sanitarie e biomediche.
Roberta Merlin
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