Prefetto e sindacati, guerra ai furbetti

Venerdì 27 Marzo 2020
ECONOMIA
ROVIGO La Cisl di Padova e Rovigo fa appello ai prefetti e a tutti i sindaci delle due province per chiedere il massimo coinvolgimento delle parti sociali nell'evitare che alcune produzioni non essenziali approfittino del principio del silenzio-assenso sull'applicazione delle nuove regole raggiunte con il Governo sull'emergenza Covid-19 e per verificare insieme, anche grazie alle opportunità fornite dalla tecnologia, la natura delle varie realtà produttive coperte o escluse dal decreto. In particolare, le procedure riguardano la verifica della corrispondenza delle attività effettivamente svolte ai codici Ateco in uso dalle aziende.
SANITÀ PUBBLICA
Particolare attenzione viene rivolta dal segretario generale Samuel Scavazzin alle Amministrazioni locali per le loro funzioni in materia di sanità pubblica, in modo che si instauri una proficua collaborazione sulla vigilanza delle norme a tutela dei cittadini, essendo in gioco non solo la tutela dei lavoratori ma anche la salute delle loro intere comunità.
FILIERE PRODUTTIVE
Scavazzin sottolinea come la ridefinizione delle filiere produttive abbia permesso di fare chiarezza sulle incertezze contenute nel decreto di domenica scorsa.
DOMANDE IN ARRIVO
Lo conferma il fatto che le Prefetture di Padova e Rovigo siano state subissate di richieste di precisazioni e chiarimenti.
«Il coinvolgimento diretto delle organizzazioni sindacali da parte delle Prefetture per l'autocertificazione delle imprese è un decisivo passo in avanti precisa il segretario della Cisl polesana, oltre che padovana - e si colloca in quel solco di collaborazione e disponibilità reciproca che era già stato sperimentato sul territorio».
COLLABORAZIONE
Solo se ora le Prefetture accetteranno la nostra offerta di collaborazione, si eviteranno le discrasie interpretative finora emerse e falle nell'applicazione del decreto».
OBIETTIVO SICUREZZA
La Cisl ribadisce anche come il territorio delle due province padovana e rodigina sia stato sottoposto a un notevole stato di stress essendo risultato tra i primi a sperimentare il dramma della diffusione del contagio, ma possa contare anche su un sistema sanitario all'avanguardia nel campo della ricerca medica e dell'assistenza ai malati.
SINERGIE TRA ENTI
«Non deve quindi mancare fa appello Scavazzin la massima tutela della salute di medici, infermieri e operatori sanitari che in questi giorni hanno dato prova di grandissima competenza e abnegazione anche a scapito della propria salute. Al pari di ciò è indispensabile tutelare la salute di tutti i lavoratori per scongiurare che il blocco parziale delle attività si traduca alla ripresa in una catastrofe sul domani».
SETTORI IN GINOCCHIO
E il segretario cita anche i settori maggiormente messi a dura prova: dal metalmeccanico dove «il ritardo nello stop ha permesso la diffusione del contagio, soprattutto nelle realtà produttive più importanti», al settore chimico-farmaceutico, «realtà per le quali il rispetto dei provvedimenti cautelativi va coniugato con la salvaguardia della salute dei lavoratori e le esigenze di approvvigionamento dei farmaci da parte dei cittadini».
AGROALIMENTARE
Pesa infine la situazione dell'agroalimentare, «settore indispensabile puntualizza Scavazzin -, per il quale è necessario vigilare sul rispetto delle misure di tutela per i lavoratori e anche sul rispetto dei loro diritti nell'organizzazione del lavoro».
SPORTELLI PUBBLICI
Non ultimo, l'impegno della Cisl è rivolto anche a garantire la sicurezza negli uffici bancari e postali. E l'accordo stretto con il Governo ne prevede un ampliamento delle garanzie a disposizione.
F.Pav.
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