Posti letto e servizi: ecco cosa il Polesine chiederà a Zaia

Sabato 20 Aprile 2019
Posti letto e servizi: ecco cosa il Polesine chiederà a Zaia
SANITÀ
ROVIGO Anche la Provincia scende in campo con i sindaci polesani per difendere la sanità locale dopo i tagli di posti letto da parte della Regione, chiedendo aiuto all'assessore polesano Cristiano Corazzari. Ieri mattina, accompagnato dai sindaci di Trecenta ed Adria Antonio Laruccia ed Omar Barbierato, il presidente Ivan Dall'Ara si è rivolto al direttore generale dell'Ulss 5 Antonio Compostella spiegando che «anche le Province sono state ascoltate in audizione in Quinta commissione sanità della Regione e la prossima settimana saranno chiamate a fare sintesi delle richieste del territorio. Ho ritenuto importante invitare anche l'assessore Corazzari, come rappresentante della nostra terra, perché possa raccogliere le richieste e rappresentarle a Palazzo Ferro Fini». Dall'Ara, poi, rivolgendosi all'assessore regionale originario di Stienta, ha detto: «teniamo informata l'opinione pubblica su questa situazione e a nome della nostra amicizia, citando Celentano, dico Conto su di Te».
IL DIRETTORE
Compostella ha quindi spiegato che ha già chiesto alla commissione sanità della Regione che siano apportate delle modifiche: «Ciò che ritengo essenziale come Ulss è che a Rovigo, in qualità di hub, sia confermata neuroradiologia. È l'ospedale delle urgenze e c'è un gruppo di interventistica dove la neuroradiologia svolge un ruolo importante. Per Trecenta ho chiesto il ripristino dei quattro posti letto di terapia intensiva, importanti per il territorio dell'Alto polesine ma anche per la sinergia con la rianimazione di Rovigo, come eventuale valvola di sfogo quando c'è necessità. Per Adria, che ne ha subìto maggiori problemi, ho chiesto il ripristino di Chirurgia, di Urologia e dei 15 letti per la degenza ordinaria senza limiti di tempo. La richiesta finale è relativa a Psichiatria, di cui ora ci sono due degenze, a Trecenta e Adria, convogliando i 24 posti letto in un'unica sede di Rovigo, baricentro del territorio».
L'ASSESSORE REGIONALE
«È un tema che sta a cuore a tutti, ci vede coinvolti in prima persona, ognuno per il proprio ruolo, ma che non va strumentalizzato politicamente, perché fa male al comparto e a chi vi lavora», ha detto Corazzari. «Credo - ha aggiunto - serva un dialogo costruttivo, entrando nel merito dei problemi visto l'argomento, non per foraggiare battaglie elettorali. È il metodo giusto per portare a casa i risultati. Il Polesine è piccolo e con delle fragilità, restiamo uniti in sede istituzionale. Sono in contatto diretto con l'assessore regionale alla Sanità Manuela Lanzarin e abbiamo avuto modo di confrontarci per l'esame delle schede ospedaliere. Le ho sottolineato i problemi della proposta della Regione e condivido l'analisi di Compostella: quello che posso dire è che la proposta di modifica delle schede non è blindata ma oggetto di approfondimento, studio e modifica. A noi interessano i servizi e la buona organizzazione della salute pubblica, non una carega. Nessuna battaglia per i primari, ma va garantito il livello di servizi ai cittadini».
Alberto Lucchin
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