PORTO VIRO
Come nel celebre film L'erba di Grace, ha cercato di far scomparire

Martedì 5 Maggio 2020
PORTO VIRO Come nel celebre film L'erba di Grace, ha cercato di far scomparire
PORTO VIRO
Come nel celebre film L'erba di Grace, ha cercato di far scomparire le tracce della sua passione per la coltivazione illegale di cannabis, ma nel suo caso non c'è stato il lieto fine. Anzi, nel tentativo di cancellare con il fuoco la sua piccola piantagione domestica al momento dell'irruzione dei carabinieri, non è rimasto inebriato dagli aromi sprigionatisi, né è stato colto da una gradevole euforia, come accadeva alle vecchiette della pellicola inglese, ma è invece finito all'ospedale per un principio di intossicazione.
L'INCENDIO
Cosa che non ha impedito ai carabinieri di arrestarlo, perché il suo maldestro tentativo di dar fuoco alle piantine non ha sortito nemmeno l'effetto di far scomparire le prove della sua abilità di coltivatore diretto: infatti, il grosso della piantagione, nonché i suoi odorosi frutti, sono stati scoperti e sequestrati dai militari, mentre i pompieri si sono occupati di domare il rogo da lui appiccato. È successo a Porto Viro, nella mattinata dello scorso primo maggio. Di festa per tutti i lavoratori, ma con i carabinieri della Stazione di Loreo, insieme ai colleghi di quella portovirese che, con la fondamentale collaborazione dell'Unità cinofila di Torreglia, si sono invece messi all'opera per dar vita ad un blitz all'interno dell'abitazione del 26enne Nicola Fogli, dove una pista investigativa lasciava prevedere che si sarebbe potuta trovare una discreta quantità di marijuana. E così, infatti è stato.
LA PERQUISIZIONE
I militari, nel corso della perquisizione domiciliare all'interno della casa del ragazzo hanno trovato e sequestrato: 129 piante di marijuana, un sacchetto contenente 185 grammi di marijuana già essiccata, un sacchetto contenente 1 chilo e 430 grammi di fiori e foglie di marijuana nonché varie attrezzature utilizzate per la coltivazione ed il confezionamento della marijuana. Il colpo di scena, tuttavia, più della scoperta della droga che sembrava essere un finale già scritto visto che i carabinieri si erano mossi con tanto di cani appositamente addestrati, è stato il gesto inatteso da parte del 26enne, che, nel momento dell'irruzione da parte dei militari, infatti, nel tentativo di disfarsi della marijuana, ha appiccato il fuoco all'interno di una stanza dove erano nascoste e custodite le piante di marijuana. Tanto fumo e poco arrosto, visto che, alla fine, le piante sono andate bruciate solo in minima parte, mentre le esalazioni prodotte dall'incendio all'interno di un locale chiuso ha fatto sì che il giovane rimanesse intossicato, tanto da rendere necessario l'intervento del Suem per il suo trasporto all'ospedale di Porto Viro e per le cure del caso. Sono intervenire anche i vigili del fuoco che sono riusciti a domare rapidamente il principio d'incendio e ad evitare che si potesse propagare alle strutture. Fogli, originario di Rosolina, pescatore, è stato arrestato per coltivazione e detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio.
LA CONVALIDA
Ieri mattina si è tenuta l'udienza di convalida, in forma telematica, con il pm Francesco D'Abrosca che aveva chiesto la custodia cautelare in carcere mentre il giudice per le indagini preliminari Pietro Mondaini ha accolto la tesi della difesa, affidata all'avvocato Marco Pietropolli, disponendo gli arresti domiciliari per il 26enne in vista della prossima udienza.
Francesco Campi
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