POLITICA
ROVIGO «Se pensiamo che i primi dibattiti sull'armamento in consiglio

Lunedì 21 Giugno 2021
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ROVIGO «Se pensiamo che i primi dibattiti sull'armamento in consiglio comunale risalgono al 2007, forse Rovigo ha perso già abbastanza tempo non certo per mancanza di volontà delle amministrazioni di centrodestra, ma semplicemente per mancanza di risorse, che oggi invece giacciono corpose nei cassetti del Comune».
A intervenire a gamba tesa sull'annuncio della giunta rodigina di aver avviato l'iter per dotare di pistole i vigili urbani, ma cosa che non accadrà a breve, è Andrea Bimbatti, vicecommissario di Forza Italia Rovigo nonché ex assessore della giunte Bergamin e Piva. Bimbatti, che con toni caustici si rivolge alla giunta Gaffeo appellandola giunta Variati, in riferimento all'intervento dell'ex sottosegretario e sindaco Pd di Vicenza Achille Variati per risolvere la crisi di maggioranza di inizio maggio, spiega che «non avendo assecondato il sindaco commissariando il Pd l'autorevole Achille Variati ha evidentemente commissariato il sindaco, che già alla prova delle nomine dimostra di non avere minimamente la guida della propria maggioranza. Tralasciando questo aspetto, ritengo importante rilevare come nonostante il sindaco si dichiari una pistola fumante, con dimissioni, taglio di teste di assessori e dirigenti di partito, continui in realtà la sua battaglia dotato di pistole con proiettili a salve. E il tema è proprio quello delle pistole da assegnare in dotazione alla polizia locale».
USARE I SOLDI
Bimbatti non ha dubbi: il tema è delicato, ma ben vengano le pistole ai vigili, al di là delle contrapposizioni ideologiche. «Invece di occuparsi di nomine, il sindaco Gaffeo-Variati si preoccupi di come investire le tante risorse che ha a disposizione. Di parole, prediche e buoni propositi ne abbiamo già abbastanza, non si dimetta, ma affronti e risolva i problemi».
Intanto Forza Italia è impegnata a promuovere la riforma del fisco al grido di #MenoTassePiùCrescita. A Rovigo e Lendinara, gli azzurri hanno raccolto le firme dei cittadini: «Nella nostra visione liberale - chiude Bimbatti - i cittadini non sono sudditi, sono persone titolari di diritti, fra i quali quello di disporre liberamente dei frutti del proprio lavoro».
E. Bar.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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