POLITICA
ROVIGO Leonardo Raito, in conflitto con la direzione nazionale del Partito democratico, si autosospende da tesserato e da ogni incarico. Il sindaco di Polesella, che è anche vice-segretario provinciale Dem, ha mantenuto fede alla promessa che aveva fatto già qualche giorno addietro, ovvero di allontanarsi dal suo partito qualora la direzione decidesse di allearsi con il Movimento 5 Stelle per la formazione di un nuovo governo.
CONGELAMENTO
«A seguito della decisione che apre alla disponibilità di una collaborazione per un governo di legislatura, avendo espresso la mia contrarietà a una cooperazione che (nonostante i disposti di questa nostra repubblica parlamentare e di camere elette con una legge proporzionale) ritengo deleteria, ho deciso di autosospendermi da tesserato e dirigente del Pd, almeno fino a quando non si sarà formalmente chiusa questa crisi di Governo. Il partito andrà avanti lo stesso. E io credo anche. Chi vivrà vedrà», ha scritto Raito sul suo profilo Facebook. In seguito, nei commenti al post, aggiunge: «È una questione di stomaco. Come si fa ad essere disponibili a un accordo con un partito che ci ha dato dei ladri, dei delinquenti, dei pdioti, è contro lo sviluppo, contro l'Euro? Solo per contrastare Matteo Salvini? Non ci siamo, mi dispiace. Se andrà come sono convinto, torneranno loro a cercarmi».
CANDIDATURE
La crisi di Governo, culminata martedì sera con le dimissioni da capo dell'esecutivo di Giuseppe Conte, sta riscaldando i motori della politica polesana. Qualora il Capo dello Stato Sergio Mattarella, ravvisata l'impossibilità di dar vita a un nuovo esecutivo, decidesse di indire nuove elezioni in autunno (presumibilmente tra la fine di ottobre e l'inizio di novembre), da Rovigo sarebbero in molti a volersi candidare per un posto in Parlamento a Roma. Nella Lega, il partito che i sondaggi danno in forte vantaggio, per esempio, bisognerà vedere se sarà riconfermata in lista l'attuale deputato e vicesindaco di Badia Antonietta Giacometti. Molti nel Carroccio sono pronti a scommettere che sia pronto a tornare alla carica l'ex sindaco Massimo Bergamin, un sostenitore di Salvini e che dopo la caduta del Comune, si dice gli sia stato riservato un trattamento di favore. Già l'anno scorso era dato per candidato alle Politiche, salvo poi ricevere un invito a non lasciare la poltrona di primo cittadino per non perdere un capoluogo veneto in mano alle Lega. Una situazione che sarebbe capitata 12 mesi dopo.
Alberto Lucchin
© RIPRODUZIONE RISERVATA ROVIGO Leonardo Raito, in conflitto con la direzione nazionale del Partito democratico, si autosospende da tesserato e da ogni incarico. Il sindaco di Polesella, che è anche vice-segretario provinciale Dem, ha mantenuto fede alla promessa che aveva fatto già qualche giorno addietro, ovvero di allontanarsi dal suo partito qualora la direzione decidesse di allearsi con il Movimento 5 Stelle per la formazione di un nuovo governo.
CONGELAMENTO
«A seguito della decisione che apre alla disponibilità di una collaborazione per un governo di legislatura, avendo espresso la mia contrarietà a una cooperazione che (nonostante i disposti di questa nostra repubblica parlamentare e di camere elette con una legge proporzionale) ritengo deleteria, ho deciso di autosospendermi da tesserato e dirigente del Pd, almeno fino a quando non si sarà formalmente chiusa questa crisi di Governo. Il partito andrà avanti lo stesso. E io credo anche. Chi vivrà vedrà», ha scritto Raito sul suo profilo Facebook. In seguito, nei commenti al post, aggiunge: «È una questione di stomaco. Come si fa ad essere disponibili a un accordo con un partito che ci ha dato dei ladri, dei delinquenti, dei pdioti, è contro lo sviluppo, contro l'Euro? Solo per contrastare Matteo Salvini? Non ci siamo, mi dispiace. Se andrà come sono convinto, torneranno loro a cercarmi».
CANDIDATURE
La crisi di Governo, culminata martedì sera con le dimissioni da capo dell'esecutivo di Giuseppe Conte, sta riscaldando i motori della politica polesana. Qualora il Capo dello Stato Sergio Mattarella, ravvisata l'impossibilità di dar vita a un nuovo esecutivo, decidesse di indire nuove elezioni in autunno (presumibilmente tra la fine di ottobre e l'inizio di novembre), da Rovigo sarebbero in molti a volersi candidare per un posto in Parlamento a Roma. Nella Lega, il partito che i sondaggi danno in forte vantaggio, per esempio, bisognerà vedere se sarà riconfermata in lista l'attuale deputato e vicesindaco di Badia Antonietta Giacometti. Molti nel Carroccio sono pronti a scommettere che sia pronto a tornare alla carica l'ex sindaco Massimo Bergamin, un sostenitore di Salvini e che dopo la caduta del Comune, si dice gli sia stato riservato un trattamento di favore. Già l'anno scorso era dato per candidato alle Politiche, salvo poi ricevere un invito a non lasciare la poltrona di primo cittadino per non perdere un capoluogo veneto in mano alle Lega. Una situazione che sarebbe capitata 12 mesi dopo.
Alberto Lucchin