POLITICA
ROVIGO Leonardo Raito, in conflitto con la direzione nazionale del Partito

Giovedì 22 Agosto 2019
POLITICA
ROVIGO Leonardo Raito, in conflitto con la direzione nazionale del Partito democratico, si autosospende da tesserato e da ogni incarico. Il sindaco di Polesella, che è anche vice-segretario provinciale Dem, ha mantenuto fede alla promessa che aveva fatto già qualche giorno addietro, ovvero di allontanarsi dal suo partito qualora la direzione decidesse di allearsi con il Movimento 5 Stelle per la formazione di un nuovo governo.
CONGELAMENTO
«A seguito della decisione che apre alla disponibilità di una collaborazione per un governo di legislatura, avendo espresso la mia contrarietà a una cooperazione che (nonostante i disposti di questa nostra repubblica parlamentare e di camere elette con una legge proporzionale) ritengo deleteria, ho deciso di autosospendermi da tesserato e dirigente del Pd, almeno fino a quando non si sarà formalmente chiusa questa crisi di Governo. Il partito andrà avanti lo stesso. E io credo anche. Chi vivrà vedrà», ha scritto Raito sul suo profilo Facebook. In seguito, nei commenti al post, aggiunge: «È una questione di stomaco. Come si fa ad essere disponibili a un accordo con un partito che ci ha dato dei ladri, dei delinquenti, dei pdioti, è contro lo sviluppo, contro l'Euro? Solo per contrastare Matteo Salvini? Non ci siamo, mi dispiace. Se andrà come sono convinto, torneranno loro a cercarmi».
CANDIDATURE
La crisi di Governo, culminata martedì sera con le dimissioni da capo dell'esecutivo di Giuseppe Conte, sta riscaldando i motori della politica polesana. Qualora il Capo dello Stato Sergio Mattarella, ravvisata l'impossibilità di dar vita a un nuovo esecutivo, decidesse di indire nuove elezioni in autunno (presumibilmente tra la fine di ottobre e l'inizio di novembre), da Rovigo sarebbero in molti a volersi candidare per un posto in Parlamento a Roma. Nella Lega, il partito che i sondaggi danno in forte vantaggio, per esempio, bisognerà vedere se sarà riconfermata in lista l'attuale deputato e vicesindaco di Badia Antonietta Giacometti. Molti nel Carroccio sono pronti a scommettere che sia pronto a tornare alla carica l'ex sindaco Massimo Bergamin, un sostenitore di Salvini e che dopo la caduta del Comune, si dice gli sia stato riservato un trattamento di favore. Già l'anno scorso era dato per candidato alle Politiche, salvo poi ricevere un invito a non lasciare la poltrona di primo cittadino per non perdere un capoluogo veneto in mano alle Lega. Una situazione che sarebbe capitata 12 mesi dopo.
Alberto Lucchin
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