Pm 10, sono troppe le sorgenti inquinanti Tra le fonti anche la cremazione dei defunti

Sabato 21 Settembre 2019
Pm 10, sono troppe le sorgenti inquinanti Tra le fonti anche la cremazione dei defunti
INQUINAMENTO E SALUTE
ROVIGO «Sono anni che diciamo sempre le stesse cose. L'Ulss è a supporto dei sindaci e gli studi sugli effetti negativi delle polveri sottili per la salute umana sono noti».
Così la dottoressa Giovanna Casale, dirigente del Servizio Igiene e Sanità pubblica dell'azienda Ulss 5 polesana, è intervenuta nel dibattito seguito ieri all'esposizione dei dati Arpav sulla qualità dell'aria in Polesine, richiamando in particolare gli esiti di un progetto realizzato dalle aziende sanitarie di Rovigo, Adria e Ferrara nell'ambito dello studio La salute dei bambini e l'ambiente.
LO STUDIO
Era stato condotto nel 2006, sull'ipotesi che le variazioni giornaliere dei sintomi respiratori nei bambini fossero associate a variazioni dell'inquinamento atmosferico.
Non emerse una chiara relazione statistica.
Ma soprattutto nell'area Ovest, dov'è presente un maggior numero di centraline di rilevamento dell'aria, trovarono conferma le conoscenze note sull'associazione tra sintomi respiratori e variazioni giornaliere delle concentrazioni di inquinanti.
IL METODO
I dati erano stati rilevati attraverso il modello Sidra-Studi italiani sui disturbi respiratori e l'ambiente, che registra la percezione dei genitori in merito alla frequenza delle patologie attraverso un questionario predisposto per l'auto compilazione che viene formulato per comprendere abitudini familiari, fattori ambientali o domestici in grado di favorire questi problemi di salute.
CUORE A RISCHIO
La dottoressa Casale, rispetto agli effetti delle polveri sottili, ha richiamato l'attenzione anche sull'aumento dei ricoveri per patologie di tipo cardiovascolare. E ha ricordato che il problema della polveri sottili si pone anche per l'aumento degli allevamenti avicoli, e si porrà in futuro pure per la possibilità, secondo il Piano regionale di coordinamento per la realizzazione dei crematori, di veder sorgere in Veneto sette nuovi impianti per la cremazione dei defunti.
ALBERI ANTI-CO2
L'assessore alle Attività produttive e all'Ambiente di Lendinara Lorenzo Valentini si è detto convinto della necessità di adottare linee di indirizzo standard per ogni Comune del Polesine verso l'obiettivo di tutelare la salute, in particolare per l'aumento delle patologie respiratorie nei bambini, e che non servono solo restrizioni ma occorre cominciare a costruire progetti collaborativi. È stato proposto di piantare una decina di specie di alberi che abbiano la proprietà di ridurre la presenza di elementi inquinanti nell'aria: un intervento che oltre a migliorare la qualità dell'aria, può essere anche un veicolo di prevenzione.
REGIA UNICA
Per la consigliera provinciale con delega all'Ambiente Sara Mazzucato: «La piantumazione di nuovi alberi è forse la risposta più efficace al momento, insieme alle misure di verifica degli impianti di combustione. Sono d'accordo - ha aggiunto Mazzucato - anche con l'idea di costituire un Tavolo di lavoro per la qualità dell'aria: occorre infatti fare tutti uno sforzo e ragionare per macroarea per ottenere risultati più soddisfacenti di quelli degli ultimi anni».
N.Ast.
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