PORTO TOLLE
Erano partiti da Porto Garibaldi ed erano risaliti costeggiando il litorale che forma il Delta del Po, per poi piazzarsi a pescare all'altezza di Barricata.
A tradirli è stata la distanza di circa 500 metri dalla costa. Infatti per la tipologia di pesca che praticavano, avrebbero dovuto trovarsi a una distanza superiore alle tre miglia.
I furbetti del pesciolino sono stati però pescati nel primo pomeriggio di ieri, dall'unità navale della Guardia di Finanza di Porto Levante che era impegnata in un controllo, tecnicamente una crociera di prevenzione di polizia del mare.
DUE PESCHERECCI
Le fiamme gialle che si sono imbattute nei due pescherecci che operavano sotto costa, dopo tutti i controlli di rito, hanno provveduto a sequestrare tutte le attrezzature da pesca e i circa due quintali di pesce che erano già stati catturati, contestando violazioni che prevedono sanzioni amministrative che vanno da un minimo duemila euro fino a 12 mila, in applicazione della legge 154 del 2016. Oltre alle multe, ci sono state poi altre sanzioni accessorie e in particolare quella del sistema a punti, analogo a quello previsto per la patente di guida: accumulando penalità che prevedono determinate decurtazioni di punti, si può arrivare fino alla revoca della licenza di pesca e del titolo professionale al comandante.
ECOSISTEMA DANNEGGIATO
«Il mancato rispetto della norma che regola la pesca a una distanza non inferiore a tre miglia dalla costa sottolinea il comandante della Sezione operativa navale di Porto Levante, il luogotenente Stefano Tarquini - danneggia gravemente l'ecosistema marino, provoca seri danni alla tutela e conservazione degli stock ittici e costituisce una forma di concorrenza sleale nei confronti degli onesti operatori del settore».
OPERAZIONI ANALOGHE
Fra aprile e maggio di due anni fa le unità navali della Guardia di Finanza di Venezia, Chioggia e Porto Levante avevano dato vita a un doppio blitz, grazie anche agli elicotteri, pizzicando in un caso sei imbarcazioni che stavano pescando illegalmente sotto costa, in un altro tre pescherecci della marineria di Chioggia che andavano a strascico al largo di Barricata e altre due imbarcazioni della flotta di Goro in azione al largo di Scardovari, tutte a una distanza inferiore alle tre miglia dalla costa.
F.Cam.
© RIPRODUZIONE RISERVATA Erano partiti da Porto Garibaldi ed erano risaliti costeggiando il litorale che forma il Delta del Po, per poi piazzarsi a pescare all'altezza di Barricata.
A tradirli è stata la distanza di circa 500 metri dalla costa. Infatti per la tipologia di pesca che praticavano, avrebbero dovuto trovarsi a una distanza superiore alle tre miglia.
I furbetti del pesciolino sono stati però pescati nel primo pomeriggio di ieri, dall'unità navale della Guardia di Finanza di Porto Levante che era impegnata in un controllo, tecnicamente una crociera di prevenzione di polizia del mare.
DUE PESCHERECCI
Le fiamme gialle che si sono imbattute nei due pescherecci che operavano sotto costa, dopo tutti i controlli di rito, hanno provveduto a sequestrare tutte le attrezzature da pesca e i circa due quintali di pesce che erano già stati catturati, contestando violazioni che prevedono sanzioni amministrative che vanno da un minimo duemila euro fino a 12 mila, in applicazione della legge 154 del 2016. Oltre alle multe, ci sono state poi altre sanzioni accessorie e in particolare quella del sistema a punti, analogo a quello previsto per la patente di guida: accumulando penalità che prevedono determinate decurtazioni di punti, si può arrivare fino alla revoca della licenza di pesca e del titolo professionale al comandante.
ECOSISTEMA DANNEGGIATO
«Il mancato rispetto della norma che regola la pesca a una distanza non inferiore a tre miglia dalla costa sottolinea il comandante della Sezione operativa navale di Porto Levante, il luogotenente Stefano Tarquini - danneggia gravemente l'ecosistema marino, provoca seri danni alla tutela e conservazione degli stock ittici e costituisce una forma di concorrenza sleale nei confronti degli onesti operatori del settore».
OPERAZIONI ANALOGHE
Fra aprile e maggio di due anni fa le unità navali della Guardia di Finanza di Venezia, Chioggia e Porto Levante avevano dato vita a un doppio blitz, grazie anche agli elicotteri, pizzicando in un caso sei imbarcazioni che stavano pescando illegalmente sotto costa, in un altro tre pescherecci della marineria di Chioggia che andavano a strascico al largo di Barricata e altre due imbarcazioni della flotta di Goro in azione al largo di Scardovari, tutte a una distanza inferiore alle tre miglia dalla costa.
F.Cam.
