ISTRUZIONE
ROVIGO Studiare musica e coreutica al liceo Paleocapa. A chiederlo è il Partito democratico.
«Se passa dicembre sarebbe necessario ripresentare la richiesta, e poi discutere l'attivazione del liceo musicale solo nell'anno scolastico 2020-21», ha spiegato il consigliere comunale Patrizio Bernardinello, ieri assieme a Diego Crivellari e al segretario provinciale della Flc Cgil Valter Ciancaglia. L'ennesimo stop al nuovo corso di studi nella sola provincia italiana che ha due conservatori di musica, ma che rimane l'unica in Veneto a essere senza un liceo musicale, era arrivato a metà ottobre «dopo il rifiuto della Provincia e del sindaco di Ceregnano (rappresentate da Ivan dall'Ara, ndr) e per il parere negativo del rappresentante dell'Ufficio scolastico regionale. Ogni rappresentante in Commissione vale un voto, e i votanti assieme al delegato del Comune di Rovigo erano quattro», riferisce Ciancaglia.
LE MOTIVAZIONI
Un no espresso a maggioranza assoluta nella Commissione di Distretto competente per approvare l'offerta formativa degli istituti scolastici statali.
«Si è parlato di costi per l'attivazione - hanno spiegato Bernardinello e Ciancaglia - dovuti al nuovo personale docente, oltre al fatto che l'aumento di offerta formativa penalizzerebbe gli altri indirizzi».
Crivellari ha ricordato che Rovigo è una città con un conservatorio e un teatro di grandi tradizioni.
Una motivazione ha fatto indignare Ciancaglia e il Pd: «Il delegato dell'Ufficio scolastico regionale ha sostenuto che a oggi il diplomato del liceo musicale rischia di essere un disoccupato. «Al contrario. A nostro parere, il liceo musicale dà formazione come tutti i licei, prepara all'università e sviluppa i talenti che oggi non trovano continuità dopo il percorso nelle otto scuole medie che in Polesine offrono l'indirizzo musicale».
Pd e sindacato chiedono l'aiuto del Comune e un ripensamento della Provincia e sono pronti a portare la questione alla direzione nazionale del Pd. Chiedono che la Regione riconosca la produzione culturale di conservatorio e Teatro Sociale, come ha fatto il Friuli per Sacile, ultima nato tra i licei musicali.
Nicola Astolfi
© RIPRODUZIONE RISERVATA ROVIGO Studiare musica e coreutica al liceo Paleocapa. A chiederlo è il Partito democratico.
«Se passa dicembre sarebbe necessario ripresentare la richiesta, e poi discutere l'attivazione del liceo musicale solo nell'anno scolastico 2020-21», ha spiegato il consigliere comunale Patrizio Bernardinello, ieri assieme a Diego Crivellari e al segretario provinciale della Flc Cgil Valter Ciancaglia. L'ennesimo stop al nuovo corso di studi nella sola provincia italiana che ha due conservatori di musica, ma che rimane l'unica in Veneto a essere senza un liceo musicale, era arrivato a metà ottobre «dopo il rifiuto della Provincia e del sindaco di Ceregnano (rappresentate da Ivan dall'Ara, ndr) e per il parere negativo del rappresentante dell'Ufficio scolastico regionale. Ogni rappresentante in Commissione vale un voto, e i votanti assieme al delegato del Comune di Rovigo erano quattro», riferisce Ciancaglia.
LE MOTIVAZIONI
Un no espresso a maggioranza assoluta nella Commissione di Distretto competente per approvare l'offerta formativa degli istituti scolastici statali.
«Si è parlato di costi per l'attivazione - hanno spiegato Bernardinello e Ciancaglia - dovuti al nuovo personale docente, oltre al fatto che l'aumento di offerta formativa penalizzerebbe gli altri indirizzi».
Crivellari ha ricordato che Rovigo è una città con un conservatorio e un teatro di grandi tradizioni.
Una motivazione ha fatto indignare Ciancaglia e il Pd: «Il delegato dell'Ufficio scolastico regionale ha sostenuto che a oggi il diplomato del liceo musicale rischia di essere un disoccupato. «Al contrario. A nostro parere, il liceo musicale dà formazione come tutti i licei, prepara all'università e sviluppa i talenti che oggi non trovano continuità dopo il percorso nelle otto scuole medie che in Polesine offrono l'indirizzo musicale».
Pd e sindacato chiedono l'aiuto del Comune e un ripensamento della Provincia e sono pronti a portare la questione alla direzione nazionale del Pd. Chiedono che la Regione riconosca la produzione culturale di conservatorio e Teatro Sociale, come ha fatto il Friuli per Sacile, ultima nato tra i licei musicali.
Nicola Astolfi