IL TOTO-NOMINE
ROVIGO Il consiglio di amministrazione di Ecoambiente, la società che gestisce il servizio integrato dei rifiuti, è giunto ormai a scadenza di mandato e tocca ai soci, ovvero ai sindaci polesani, nominare i nuovi componenti. Al Comune di Rovigo, socio di maggioranza, spetta la nomina dell'amministratore delegato, mentre al Consorzio Rsu, che raggruppa tutti e 50 i Comuni polesani, nella lenta trasformazione in Consiglio di bacino, la nomina di presidente e consigliere. Il cda uscente, nominato dopo lo storico accordo fra gli amministratori polesani del dicembre 2016, è formato dal presidente Alessandro Palli, ex assessore Pd di Porto Viro, dall'ad Ivano Gibin, ex assessore di Porto Tolle, ex Dc, Margherita, Lega ed Ncd, e dalla consigliera Alice Casetta, rodigina, ex Area Popolare. In queste ore le voci si rincorrono e, fra i nomi che circolano con insistenza vi è quello, sul fronte Rovigo, dell'ingegnere Giancarlo Lovisari già direttore di As2, in pensione da un annetto. Proprio il sue essere pensionato lo costringerebbe ad accettare l'incarico a titolo gratuito e per non più di un anno.
IL FRONTE DEI 35
Il sindaco di Trecenta Antonio Laruccia, invece, ha (ri)proposto Gibin come possibile presidente, ma anche il presidente uscente Palli sembra avere qualche chance di riconferma. Il suo nome, fra l'altro, uscì dal cosiddetto gruppo dei 35, il gruppo di sindaci polesani, più o meno 35, che si contrappose all'allora primo cittadino di Rovigo Massimo Bergamin, in particolare sul fronte dell'ampliamento della discarica di Villadose. Della terna del cda, che deve contemperare equilibri politici e territoriali, deve far necessariamente parte una donna e il nome caldeggiato dal centrodestra, è quello dell'ex sindaco di Fiesso Umbertiano Luigia Modonesi.
IL SINDACO DI POLESELLA
Sul tema nomine interviene anche il sindaco di Polesella Leonardo Raito, del Pd, che rivendica la bontà dell'azione trasversale dei 35 e lancia un monito: «I partiti erano in crisi, la collaborazione tra sindaci ha fatto la differenza. Senza il gruppo dei 35 non si sarebbe giunti a definire scelte come quelle di Acquevenete o di Ecoambiente. Oggi, con il Comune capoluogo guidato da una persona in gamba e competente come Edoardo Gaffeo, il dialogo sarà facilitato e aperto e magari, davvero, il vecchio gruppo dei 35 diventerà quello dei 50, anche se certe fughe in avanti mi fanno pensare che qualche collega abbia più interesse ad accreditarsi in nome di non so che, piuttosto che favorire l'apertura: manovre, proposte e indicazione di nomi per le società partecipate che riguardano i servizi, ovviamente sempre scaturiti da accordi ristretti. Contro queste logiche i 35, o chi per loro, ci saranno sempre».
Francesco Campi
© RIPRODUZIONE RISERVATA ROVIGO Il consiglio di amministrazione di Ecoambiente, la società che gestisce il servizio integrato dei rifiuti, è giunto ormai a scadenza di mandato e tocca ai soci, ovvero ai sindaci polesani, nominare i nuovi componenti. Al Comune di Rovigo, socio di maggioranza, spetta la nomina dell'amministratore delegato, mentre al Consorzio Rsu, che raggruppa tutti e 50 i Comuni polesani, nella lenta trasformazione in Consiglio di bacino, la nomina di presidente e consigliere. Il cda uscente, nominato dopo lo storico accordo fra gli amministratori polesani del dicembre 2016, è formato dal presidente Alessandro Palli, ex assessore Pd di Porto Viro, dall'ad Ivano Gibin, ex assessore di Porto Tolle, ex Dc, Margherita, Lega ed Ncd, e dalla consigliera Alice Casetta, rodigina, ex Area Popolare. In queste ore le voci si rincorrono e, fra i nomi che circolano con insistenza vi è quello, sul fronte Rovigo, dell'ingegnere Giancarlo Lovisari già direttore di As2, in pensione da un annetto. Proprio il sue essere pensionato lo costringerebbe ad accettare l'incarico a titolo gratuito e per non più di un anno.
IL FRONTE DEI 35
Il sindaco di Trecenta Antonio Laruccia, invece, ha (ri)proposto Gibin come possibile presidente, ma anche il presidente uscente Palli sembra avere qualche chance di riconferma. Il suo nome, fra l'altro, uscì dal cosiddetto gruppo dei 35, il gruppo di sindaci polesani, più o meno 35, che si contrappose all'allora primo cittadino di Rovigo Massimo Bergamin, in particolare sul fronte dell'ampliamento della discarica di Villadose. Della terna del cda, che deve contemperare equilibri politici e territoriali, deve far necessariamente parte una donna e il nome caldeggiato dal centrodestra, è quello dell'ex sindaco di Fiesso Umbertiano Luigia Modonesi.
IL SINDACO DI POLESELLA
Sul tema nomine interviene anche il sindaco di Polesella Leonardo Raito, del Pd, che rivendica la bontà dell'azione trasversale dei 35 e lancia un monito: «I partiti erano in crisi, la collaborazione tra sindaci ha fatto la differenza. Senza il gruppo dei 35 non si sarebbe giunti a definire scelte come quelle di Acquevenete o di Ecoambiente. Oggi, con il Comune capoluogo guidato da una persona in gamba e competente come Edoardo Gaffeo, il dialogo sarà facilitato e aperto e magari, davvero, il vecchio gruppo dei 35 diventerà quello dei 50, anche se certe fughe in avanti mi fanno pensare che qualche collega abbia più interesse ad accreditarsi in nome di non so che, piuttosto che favorire l'apertura: manovre, proposte e indicazione di nomi per le società partecipate che riguardano i servizi, ovviamente sempre scaturiti da accordi ristretti. Contro queste logiche i 35, o chi per loro, ci saranno sempre».
Francesco Campi