PANDEMIA
ROVIGO L'alta marea è tornata. Ieri sono stati ben 65 i nuovi contagi

Lunedì 26 Ottobre 2020
PANDEMIA
ROVIGO L'alta marea è tornata. Ieri sono stati ben 65 i nuovi contagi accertati in Polesine, più del doppio di quanti ne fossero emersi sabato, già un numero che riportava alle fasi più buie della scorsa primavera. Inevitabilmente, aumentano anche i ricoverati, da 28 a 32, ben cinque dei quali in Terapia intensiva. Fra questi, anche due pazienti che sono stati trasferiti a Trecenta dall'Ulss 6 Scaligera, perché se il quadro polesano è ancora tutto sommato gestibile, in Veneto l'onda sta arrivando ancora più alta.
In questo quadro a tinte fosche, con 324 polesani attualmente positivi in e 842 in isolamento domiciliare, spuntano nuove positività in ambito ospedaliero. Dopo i casi a Rovigo, oltre al focolaio nel reparto di Medicina con otto pazienti, un infermiere, una tirocinante e un medico, quelli di un operatore sociosanitario di Rianimazione e un altro di Nefrologia, ieri sono spuntate due positività all'ospedale di Adria. Sono contagiati un'infermiera del pronto soccorso, residente fuori provincia, e una 73enne bassopolesana che era ricoverata nel reparto di Chirurgia e che è stata trasferita nel reparto di Malattie infettive a Rovigo. La positività dell'infermiera è emersa con lo screening periodico del personale, mentre quella della paziente, che ha fatto scattare tutti i protocolli di sicurezza con la ripetizione dei tamponi al personale e ai degenti, con lo screening a quanti sono ricoverati, che, spiega l'Ulss, «vista la situazione epidemiologica generale, è stato intensificato: viene eseguito ogni 4 giorni».
LE SCUOLE
Non mancano i casi scolastici, con due nuove positività emerse in due ragazzine di 12 e 13 anni che frequentano rispettivamente la media di Ca' Tiepolo, teatro di un vero e proprio focolaio, e la media Buzzolla di Adria, altra scuola dove già si erano verificati altri casi. Le due ragazze, quindi, erano già in isolamento. Così come erano già in isolamento, perché contatti di casi positivi esterni all'ambito scolastico, quindi senza riflessi per le rispettive classi, un 14enne di Rovigo e un bambino di 9 anni altopolesano. Era invece a casa da diversi giorni per uno stage un 18enne bassopolesano che si è sottoposto a tampone per la comparsa di sintomi.
A far scattare il protocollo alla scuola media di Canaro è stata invece la positività scoperta in un'insegnante 54enne, contatto stretto di una persona positiva. Fortunatamente, tutti i tamponi eseguiti ai ragazzi delle classi interessate, agli insegnanti e a tutto il personale scolastico, preside compreso, sono risultati negativi. A sottolinearlo è il sindaco di Canaro Nicola Garbellini: «Voglio ringraziare l'istituto comprensivo, in particolare il preside, per l'efficienza dimostrata in questa circostanza assai difficile da gestire. Allo stesso modo voglio complimentarmi con la nostra Ulss 5, in particolare con il direttore sanitario Contato, per il livello eccellente raggiunto dal nostro servizio sanitario pubblico che in poche ore è riuscito a darci le risposte di cui avevamo bisogno».
Tutti negativi anche i tamponi eseguiti ai giocatori della FemiCz. In una nota la società spiega che dallo screening effettuato ieri «tutti i giocatori e staff, considerati contatti non diretti, sono risultati negativi».
Le positività scoperte da inizio epidemia in Polesine stanno quasi per raggiungere quota mille: ieri sono salite a 967. Le guarigioni, invece, grazie alle tre accertate ieri, sono arrivate a 597. «La situazione è preoccupante, ma non allarmante - ribadisce il direttore generale dell'Ulss Antonio Compostella - il numero elevato di nuove positività è legato anche al grandissimo sforzo che la nostra azienda, e più in generale la Regione, sta sostenendo nell'effettuare un elevato numero di tamponi quotidianamente. Siamo nel pieno dell'onda. Più positivi rileviamo in maniera tempestiva, più riusciamo a bloccare la catena del contagio».
PUNTO TAMPONI RAPIDI
A conferma di come la situazione sia sempre più complessa, nella notte sono stati eseguiti 101 tamponi rapidi, 6 dei quali risultati positivi, al Punto tamponi ad accesso libero, aperto 24 ore su 24 all'ospedale di Rovigo, mentre fra mattina e primissimo pomeriggio, fino alle 14.30 di ieri, orario di aggiornamento del bollettino, ne erano stati eseguiti altri 70, scoprendo altre 4 positività. Le dieci persone positive al tampone rapido sono state poste in isolamento con avvio dell'indagine epidemiologica, in attesa del risultato del tampone molecolare cui sono stati subito dopo sottoposti. Non rientrano, quindi, fra le 65 positività del bollettino di ieri. Fra queste, invece, 39 sono di persone con un'età media di 53 anni, che erano già in isolamento perché contatti di persone positive: 13 asintomatici e 26 invece con sintomi. Non erano già tracciate, invece, le 19 persone che hanno eseguito il tampone per la comparsa di sintomi sospetti, con un'età media di 43 anni. Fra di loro anche un 67enne mediopolesano che è stato ricoverato in Malattie infettive a Rovigo.
Francesco Campi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci