PALAZZO CELIO
ROVIGO «Cinquanta edifici scolastici del Polesine sono privi

Martedì 31 Dicembre 2019
PALAZZO CELIO ROVIGO «Cinquanta edifici scolastici del Polesine sono privi
PALAZZO CELIO
ROVIGO «Cinquanta edifici scolastici del Polesine sono privi del certificato di prevenzione antincendio: non ci dormo la notte». Il presidente della Provincia Ivan Dall'Ara ieri mattina, in occasione del tradizionale incontro di fine anno con la stampa, ha puntato i riflettori su un problema che, ha spiegato il numero uno di palazzo Celio, «mi preoccupa molto, dal momento che, in caso di un incendio all'interno delle scuole in questione, la responsabilità ricadrebbe prima di tutto sul dirigete scolastico dell'istituto e solo successivamente sulla Provincia, proprietaria dell'immobile».
E non va meglio per l'adeguamento antisismico. «Molti edifici scolastici dell'Alto Polesine, zona particolarmente sismica e già colpita in passato dal terremoto ha spiegato dall'Ara - sono in attesa di interventi per la messa in sicurezza. Nel Basso Polesine, invece, la situazione è già più tranquilla, in quanto area con minore sismicità».
LA VIABILITÀ
Buone notizie, invece, sul fronte della viabilità delle strade provinciali: «Grazie al decreto Salvini che ha trasferito risorse alle Province ha fatto sapere dall'Ara quest'anno abbiamo avuto a disposizione 2 milioni di euro per la viabilità. Sono in corso una serie di interventi per la sistemazione e messa in sicurezza di molte strade di competenza provinciale: non sono ancora abbastanza, ma sicuramente utili per migliorare le situazioni più critiche».
Il 2019 ha inoltre portato risorse, grazie all'accordo AnasRegione per la salute dei ponti. «La Provincia fa sapere il presidente ha attivato e attiverà una serie di interventi per la messa in sicurezza di ponti e viadotti lungo la Transpolesana che necessitano di interventi di straordinaria manutenzione».
IL BILANCIO
«E' stato, tutto sommato, un anno positivo ha detto dall'Ara, affiancato dal direttore generale Maria Votta Gravina e alla dirigente Monica Zanforlin, tirando le somme del 2019 - Ringrazio i dirigenti e il personale che mi ha affiancato. Per la prima volta ha aggiunto abbiamo aperto le porte della Provincia, gli spazi della sede sono stati infatti messi a disposizione per una serie considerevole di eventi e iniziative».
LA CULTURA
Soddisfazione anche per i numeri di spettatori che ha raccolto l'ultima edizione di Tra ville e giardini e per la qualità dei servizi prodotti dal Sistema Bibliotecario Provinciale. Non è mancata un accenno all'intricata questione dei diritti di pesca: «Sul fronte dei diritti di pesca - ha detto dall'Ara - abbiamo fatto il nostro dovere: ora vedremo il prosieguo». Sul fronte del personale, la Provincia ha invece perso qualche pezzo. Le competenze infatti, prima del Turismo (i dipendenti sono stati trasferiti in Camera di Commercio) e successivamente dei settori Caccia e Pesca sono passate in mano alla Regione, come prevede la riforma Delrio. «Ad ottobre trenta dipendenti ha fatto sapere dall'Ara sono transitati alle dipendenze della Regione. Fisicamente lavorano ancora all'interno di palazzo Celio, ma non sono più di nostra competenza. Anzi, la Regione dovrebbe pagarci l'affitto per gli uffici che occupano». Dal primo gennaio, ci sarà anche un cambio importante sul fronte dei dirigenti: l'ingegnere Carlo Gennaro, proveniente dal comune di Adria, settore Lavori pubblici, andrà infatti a colmare il vuoto che lascia per pensionamento l'attuale Vanni Bellonzi. Il presidente, infine, ha anticipato che è in corso un monitoraggio dei quadri di proprietà della Provincia per poterli poi mettere negli spazi visibili del palazzo, in modo da dar vita a una sorta di mostra permanente.
Roberta Merlin
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