Oltre 70mila euro l'anno per i minori

Mercoledì 23 Ottobre 2019
Oltre 70mila euro l'anno per i minori
ADRIA
Il Comune di Adria ha impegnato nel 2018 oltre 77 mila euro per interventi a tutela dei minori. Il caso della figlia di soli 4 anni di Giulia Lazzari, presa in carico dai Servizi Sociali e affidata alle cura di una struttura protetta, ha acceso i riflettori sui numeri degli interventi a tutela dei minori effettuati nella comunità del Groto. Il dato, molto significativo, la punta dell'iceberg di un fenomeno spesso sommerso o sottaciuto, è emerso nei giorni scorsi a seguito della decisione della Giunta di partecipare ad un bando per l'assegnazione di contributi regionali a favore di Comuni con popolazione non superiore a 20 mila abitanti per le spese sostenute per l'inserimento di minori in comunità di accoglienza a carattere residenziale. Adria il primo gennaio scorso contava infatti 19.436 abitanti. Un dato, quello dei minori, in controtendenza rispetto agli anni scorsi quando il Comune aveva stanziato per loro anche cifre che superavano i 100 mila euro. Dal 1998 ad oggi il numero degli interventi complessivi, in materia, infatti, è comunque in costante aumento a livello regionale per effetto soprattutto dell'esponenziale incremento degli inserimenti di minori stranieri, mentre il numero di italiani è rimasto sostanzialmente stabile negli ultimi 11 anni. Secondo i dati regionali, ogni anno, solo nel Veneto sono più di 600 i minori coinvolti per la prima volta nel sistema di accoglienza ed è molto probabile che nei prossimi anni il bisogno sia destinato ad aumentare anche a causa della crisi economica che incide ancora più gravemente sulle famiglie multi-problematiche che diventano, in queste situazioni, ancora più vulnerabili. Dal 2009 il Comune di Adria ha provveduto a delegare all'Ulss la gestione delle funzioni tecniche ed economiche relative agli interventi a favore dei minori in situazione di disagio e ha affidato all'azienda sociosanitaria l'inserimento degli stessi presso famiglie e strutture tutelari.
G.Fra.
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