Nuovo terminal dei bus, Rovigo attende le Ferrovie

Mercoledì 22 Maggio 2019
Nuovo terminal dei bus, Rovigo attende le Ferrovie
NUOVO TERMINAL
ROVIGO Si dovrà attendere ancora qualche settimana per il trasloco della stazione delle corriere da piazza Cervi allo scalo merci della vicina stazione dei treni. Il ritardo è causato dalle Ferrovie dello Stato, perché non hanno ancora inviato al Comune la planimetria relativa all'area che sono intenzionati ad affittare per realizzarvi il nuovo piazzale per il trasporto pubblico. Ci avevano già provato i passati assessori all'Urbanistica delle giunte Merchiori (centrosinistra), Piva (centrodestra) e Bergamin (centrodestra), ma nessuno di loro era mai riuscito ad arrivare fino a questo punto. Adesso si dovrà solo attendere una risposta dal proprietario del terreno in cui realizzare l'autostazione e liberare il piazzale di una chiesa, quella della Commenda, che da ormai 17 anni sopporta una soluzione che, all'epoca della giunta Avezzù, avrebbe dovuto essere temporanea.
SOLUZIONE TEMPORANEA
Era il 2002, infatti, quando l'allora sindaco di centrodestra decise di convertire la vecchia stazione di piazzale Di Vittorio in un parcheggio, approfittando della vicinanza con il Multipiano. Sarebbe stato lo stesso Avezzù ad assicurare la Curia e gli amministratori della parrocchia della Madonna Pellegrina che quella situazione sarebbe durata poco tempo, ma invece è ancora tutto fermo lì. Giusto un paio di mesi fa, don Emanuele Sieve, il responsabile legale della parrocchia della Commenda, aveva definito imbarazzante e scandalosa la situazione in cui versa l'attuale piazzale adibito ad autostazione: sporcizia e rifiuti abbandonati anche sui banchi della chiesa, microcriminalità (sempre a marzo, un'operazione delle forze dell'ordine ha portato all'arresto di uno spacciatore che agiva proprio in quella zona), alcuni hanno persino rubato le offerte nelle cassette per le elemosine.
PARROCO ESASPERATO
Inoltre, il parroco puntava il dito contro l'assenza di ripari dal sole e dalle intemperie per chi attende di salire sul mezzo pubblico, così la gente si rifugia sotto il porticato della chiesa, dove succede qualsiasi cosa, dalle scritte sui muri a danni veri e propri alla facciata. Circa un mese fa il provvidenziale aiuto del prefetto De Luca ha permesso di riallacciare il dialogo con le Ferrovie, insieme al commissario straordinario Nicola Izzo: in breve è stata rintracciato la somma necessaria a eseguire almeno il trasloco e liberare l'area antistante la chiesa della Commenda. Quel che Izzo ha messo in chiaro, infatti, è che non si tratterà di un progetto faraonico, ma di una semplice riasfaltatura dell'area vicino alla stazione dei treni, sulla quale installare poi i pali delle fermate e dell'illuminazione pubblica. La planimetria della zona in questione, però, servirà soprattutto per capire se è possibile eventualmente utilizzare uno degli edifici vuoti per aprire una sala d'attesa, una biglietteria oppure un piccolo punto di ristoro per chi attende la propria corsa. Il commissario, presentando il progetto, aveva spiegato che «intanto si farà il trasloco, poi se chi guiderà Rovigo vorrà ampliare l'intervento potrà farlo, ma almeno per il momento si liberi il piazzale della chiesa».
Alberto Lucchin
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