NUOVI CONTAGI
FRATTA POLESINE I risultati dei tamponi eseguiti a tappeto nella

Venerdì 3 Aprile 2020
NUOVI CONTAGI FRATTA POLESINE I risultati dei tamponi eseguiti a tappeto nella
NUOVI CONTAGI
FRATTA POLESINE I risultati dei tamponi eseguiti a tappeto nella Casa Sacra Famiglia di Fratta hanno portato alla luce, ieri mattina, ben 10 nuovi contagi, di due dipendenti e di otto ospiti, che si sommano ai quattro dipendenti ed ai sei ospiti la cui positività era già stata riscontrata nei giorni scorsi, nonché alla 72enne Natia Emma Spolaor, che si è spenta nel tardo pomeriggio di lunedì scorso, dopo essere stata ricoverata già alcuni giorni prima nel reparto di Terapia intensiva del San Luca, Covid Hospital, per l'aggravamento delle sue condizioni. Numeri che, fra l'altro, sono solo il risultato solo parziale dello screening avviato sulla struttura Istituto delle Figlie di Santa Maria della Divina Provvidenza, che si divide in due aree, la casa di riposo per anziane non autosufficienti e centro socio riabilitativo per persone adulte con disabilità mentale. «Per quanto riguarda l'area per anziani - ha spiegato ieri il dg dell'Ulss Polesana Antonio Compostella - ci sono in totale 38 ospiti e fino ad ora abbiamo avuto tutti esiti negativi, ma ci sono ancora 30 tamponi in attesa di risposta, anche perché abbiamo dato la priorità all'area disabili perché è lì che si erano manifestati i primi problemi. In questa area ci sono 55 ospiti e stiamo attendendo l'esito per 22 tamponi, mentre dei 33 di cui abbiamo già avuto il risultato, 19 sono negativi e 14 positivi. Gli ospiti positivi, che hanno un'età che va dai 62 ai 42 anni, sono pressoché tutti asintomatici. Abbiamo eseguito anche il tampone anche a tutti i 138 operatori: 128 sono risultati negativi, 6 positivi, i quattro dei giorni scorsi più i due per i quali il riscontro è appena arrivato, e siamo in attesa di quattro risposte». Le due operatrici la cui positività è stata accertata ieri sono un'infermiera 51enne, altopolesana, che ha sintomi leggeri ed è in isolamento domiciliare ed una Oss 54enne, mediopolesana che, invece, ha manifestato un quadro più pesante ed ha contattato il reparto di Malattie infettive venendo ricoverata.
PREOCCUPAZIONE
La situazione è particolarmente delicata. «È la struttura nella quale abbiamo avuto i primi riscontri di positività in Polesine spiega Compostella -. Tutto è partito da un'operatrice sanitaria che rientrando da una vacanza in montagna aveva ripreso il lavoro ma aveva poi manifestato sintomatologia ed era stata sottoposta al tampone che era risultato positivo. Dopodiché abbiamo eseguito il tampone ad altri ospiti e dipendenti della struttura, individuando un primo gruppo di 7 ospiti positivi, 6 dell'area disabili e una dell'area anziani, la signora con disabilità che era stata ricoverata ed è poi deceduta. Questi primi casi positivi erano stati posti in isolamento all'interno della struttura ed avevamo monitorato la situazione insieme ai responsabili. Abbiamo ripetuto i tamponi nei giorni scorsi perché abbiamo avuto il riscontro di positività di altre operatrici, motivo per cui siamo ripartiti con i test. A questo punto, avendo situazione ben chiara si agirà con intervento più drastico. Abbiamo attivato gruppo di lavoro dell'azienda in maniera da supportare anche la struttura, abbiamo già fatto dei sopralluoghi per individuare un'area nella quale saranno spostati gli ospiti positivi, completamente separati. Verrà attivato un gruppo di personale dedicato, faremo delle separazioni fisiche nette anche per i percorsi di accesso, per la biancheria, i pasti, eccetera. L'isolamento delle persone positive era già stato fatto dopo primi riscontri, ma evidentemente non è stato sufficiente per contenere diffusione del virus, in particolare nell'area della disabilità. Ci sono state situazioni che hanno favorito il veicolarsi del virus. Per quanto riguarda il personale della struttura, oltre agli operatori positivi in isolamento domiciliare, ci sono anche altri operatori comunque posti in isolamento precauzionale: per questo verrà data una mano per far fronte alle esigenze assistenziali. È l'unica situazione, al momento, di presenza di positività in una casa di riposo, anche se il termine è improprio, del nostro territorio, per questo l'attenzione è altissima».
F. Cam.
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