Musica dal vivo e Playstation per combattere il Parkinson

Venerdì 17 Novembre 2017
TECNICA INNOVATIVA
ROVIGO A Rovigo le cure riabilitative del Parkinson migliorano sensibilmente grazie a Nintendo, Wii e musica. A rendere noti gli esiti di un'attività condotta per un anno e mezzo nella casa di cura Città di Rovigo è stato un convegno tenutosi nei giorni scorsi. Obiettivo della giornata di lavoro era la diffusione delle evidenze scientifiche in base alle quali il trattamento di pazienti affetti da morbo di Parkinson in gravità mediograve ottiene risultati migliori seguendo il Protocollo Mirt.
PROTOCOLLO FRESCO
A spiegarlo è intervenuto Giuseppe Frizzita, ideatore della procedura e direttore del dipartimento di riabilitazione dell'Ospedale Moriggia Pelascini di Gravedona, in provincia di Como, uno dei sei centri di eccellenza italiani nel campo della riabilitazione dei malati di Parkinson voluti dal Fresco Institute e dove sono andati a formarsi cinque operatori della Città di Rovigo, quattro fisioterapisti e la dottoressa Tania Sogoian, responsabile dell'Unità operativa 2 dell'area riabilitativa della struttura di via Falcone Borsellino. «Il protocollo Mirt ha detto Frizzita prende le mosse dalla ricerca più avanzata che fa capo al Fresco Institute, fondato nel 2015 dal'ex presidente della Fiat Paolo Fresco, ed è un percorso personalizzato riconosciuto a livello mondiale. Prevede 30 giorni di ricovero di tipo intensivo, durante il quale ci si sottopone a sedute di movimento aerobico dalle tre alle cinque ore al giorno, a trattamenti con fisioterapisti e logopedisti e all'utilizzo di macchine robotizzate, oltre a una terapia occupazionale per migliorare l'autonomia nella vita quotidiana».
MUSICOTERAPIA
«Il trattamento osserva Tania Sogoian si sta diffondendo in modo vistoso in Italia ed è stato effettuato a Rovigo per circa 20 pazienti negli ultimi 18 mesi. Nonostante la struttura polesana debba ancora migliorare le proprie dotazioni tecnologiche, abbiamo avuto modo di constatare i vantaggi della sua applicazione. Il lavoro con le macchine e con alcuni apparecchi che vengono considerati solo giochi migliora la precisione, l'autostima, il coordinamento e altre facoltà, permettendo una più alta qualità della vita. Un altro elemento fondamentale nella cura è la musica, dal momento che nel parkinsoniano viene meno la ritmicità. Grazie alla collaborazione con il Conservatorio Venezze e con musicisti preparati, possiamo avvalerci di musicoterapia per far riapprendere al paziente movimenti che erano andati persi. I pazienti vengono selezionati in base alla gravità della loro patologia: i meno gravi sono seguiti in regime ambulatoriale, quelli più gravi sono invece trattati con il ricovero, per poi proseguire le cure in modo ambulatoriale».
Il Parkinson è una malattia neurodegenerativa caratterizzata da un disturbo progressivo e cronico, riguardante principalmente il controllo dei movimenti e l'equilibrio. Si stima che in Italia le persone affette da Parkinson siano circa 230mila. La Casa di Cura ha recentemente attivato una convenzione con la scuola di specializzazione in fisiatria dell'Università di Padova diretta dal professor Stefano Masiero, per collaborare a progetti rivolti ai malati parkinsoniani.
Sofia Teresa Bisi
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