Muore travolta da un camion

Martedì 15 Ottobre 2019
Muore travolta da un camion
L'INCIDENTE
ROVIGO Un rumore sinistro nella tranquillità di via Pascoli. Mancavano pochi minuti alle 11.30 e Luigina Mazzetto, 84 anni, era appena uscita di casa, al numero 42, con la sua bici e i sacchi della spazzatura. I cassonetti sono distanti pochi metri dal cancello del condominio, sul lato opposto della strada. È in questo breve tratto, però, che la sua vita si è bruscamente interrotta. Un furgone Mercedes Sprint 313, della ditta Beni, con sede centrale a Tribano, attiva nella distribuzione di formaggi freschi, l'ha colpita sbalzandola di sella e facendola precipitare a terra, qualche metro più avanti, sull'asfalto. La bici piegata, le borse sparse nel raggio di qualche metro, le scarpe volate via e il corpo immobile davanti al camion fermo e ammaccato sulla parte anteriore destra: questo quanto si è trovato di fronte chi è accorso, comprendendo subito la gravità dell'incidente. È stato chiamato il 118 e sul posto sono accorsi un'ambulanza e l'auto del medico, che ha tentato di rianimare la donna per quasi mezz'ora, vanamente.
LA DINAMICA
L'incidente è avvenuto nel tratto di via Pascoli fra via Curiel e via Boccaccio, di fonte alla Casa del clero. Una persona ha visto tutto e ha poi ricostruito l'accaduto, secondo la propria testimonianza diretta, alla polizia locale, intervenuta in forze per i delicati rilievi, compreso il nuovo comandante Alfonso Cavaliere. Visto l'esito mortale del sinistro, infatti, è necessario cristallizzare ogni elemento per una ricostruzione più accurata possibile della dinamica. Durante le lunghe operazioni, con il tratto interessato, a ridosso del giardino della diocesi, completamente chiuso al traffico per oltre due ore, due uomini sono stati a lungo seduti vicini, sul muretto di un cancello, straziati dal dolore e in evidente stato di choc, con gli occhi vitrei, persi nel vuoto: il figlio dell'anziana e il conducente del furgone che l'aveva investita. Per quest'ultimo, P.M., 52enne di San Pietro in Viminario (Padova), ci sarà l'inevitabile iscrizione nel registro degli indagati per l'ipotesi di omicidio stradale, in attesa che la consulenza cinematica che il sostituto procuratore Ermindo Mammucci dovrebbe disporre nelle prossime ore, faccia chiarezza sulle responsabilità. Nel frattempo tutti i mezzi, sia la bicicletta, una Holland verde, che il furgone frigorifero, ma anche una Citroen C3 parcheggiata lungo la strada e contro la quale ha terminato la corsa la bici dell'anziana, sono stati posti sotto sequestro su disposizione del pubblico ministero.
Luigina Mazzetto era da tempo in pensione, rimasta vedova da non molto dopo la morte del marito Umberto Felisati. Nonna di tre nipoti, Jessica, Marcello e Fabio, era già bisnonna. Nonostante l'età era molto attiva e autonoma. Sempre curata, stava uscendo per il consueto giro di commissioni. Nella zona la conoscevano tutti ed è per questo che la notizia della morte, proprio di fronte a casa, è circolata immediatamente fra i vicini, sconvolti. Ottima sarta, da giovane aveva lavorato commessa, ma era nella sua famiglia che aveva riversato tutto il proprio impegno. I due figli, Giorgio, che lavora in Comune, e Alessandra che lavora in un negozio di informatica, sono accorsi sul luogo dell'incidente in pochi istanti. È toccato a loro il doloroso compito del riconoscimento del corpo della madre, che non aveva documenti, e fornire le risposte ai freddi documenti da compilare.
Francesco Campi
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