Mercatone e IperSimply, 50 senza lavoro

Domenica 15 Dicembre 2019
Mercatone e IperSimply, 50 senza lavoro
ECONOMIA
ROVIGO I casi Mercatone Uno e IperSimply, con 50 dipendenti già senza lavoro. E poi «una percentuale elevatissima di lavoratori interinali per i quali il contratto di lavoro s'è chiuso senza rinnovo: da primavera a oggi parliamo di qualche centinaio di lavoratori», e ancora una questione ormai storica in Polesine: «Che fine ha fatto la riconversione della centrale Enel di Porto Tolle?».
I FRONTI APERTI
A chiederlo è il segretario provinciale della Cgil Pieralberto Colombo, ieri nella sede Uil rodigina con Samuel Scavazzin della Cisl e Riccardo Dal Lago della Uil Padova-Rovigo, in una conferenza stampa sulla settimana di mobilitazione per il lavoro che i sindacati locali hanno indetto per ribadire le priorità di Cgil, Cisl e Uil per il Polesine. Sul caso Enel, «è vero che si parla di 400 posti di lavoro dalla riconversione a villaggio turistico di una parte dell'area dell'ex centrale, ma il termine dei carotaggi per la verifica ambientale dell'area era ottobre», ha ricordato Colombo, aggiungendo che poi non s'è saputo più nulla. La congiuntura in Polesine, ha rilevato ancora il segretario generale della Cgil provinciale, mostra «l'aumento delle ore di cassa integrazione assieme a una diminuzione delle ore lavorate. Inoltre, il lavoro diventa più precario e molti lavoratori si trasferiscono nelle regioni vicine, dove trovano migliori condizioni».
MOBILITAZIONE
La settimana di mobilitazione per il lavoro che Cgil, Cisl e Uil hanno aperto il 10 dicembre con la prima di una serie di manifestazioni unitarie a Roma, si concluderà martedì in piazza Santi Apostoli per la riforma fiscale, la previdenza, la rivalutazione delle pensioni e un sistema di welfare più giusto. «Vogliamo riprendere in mano il documento unitario in tema di sviluppo sostenibile che due mesi fa - ha ricordato Riccardo Dal Lago della Uil - è stato consegnato al governo per la Legge di bilancio: abbiamo affrontato anni difficili e ne affronteremo ancora». E così, mentre negli Stati Uniti si parla di Green New Deal, parte dai sindacati l'idea di uno sviluppo economico concertato. Insieme alla concertazione, Cgil, Cisl e Uil individuano come centrale il tema della sostenibilità: «Per il Polesine, dopo essere stato terra di conquista, ora sono fondamentali gli investimenti sostenibili», ha aggiunto Scavazzin.
IL FUTURO
Tra le questioni su cui si gioca lo sviluppo locale nei prossimi anni, assieme alle infrastrutture digitali e all'idrovia, c'è la Zona logistica semplificata, che dovrebbe sostituire la Zes, «anche se non è ancora certo se questo avverrà con gli stessi vantaggi per il territorio, dal punto di vista fiscale e degli investimenti», hanno spiegato i rappresentanti sindacali. Tutti d'accordo nel ritenere la Zls uno strumento molto importante per il Polesine. Cgil, Cisl e Uil considerano uno strumento importante per lo sviluppo locale anche il Consvipo, malgrado intorno al Consorzi ci siano molte incertezze, così come ce ne sono intorno alla fusione tra Ecoambiente e Consorzio Rsu. «Per rendere attrattivo il territorio - ha puntualizzato Colombo della Cgil - serve lavoro stabile», mentre i giovani sono «costretti spesso a lavori precari o saltuari». E così all'orizzonte si profila «l'esplosione di una bomba sociale» se non arriveranno interventi come la pensione di garanzia per i precari di oggi che tra 25-30 anni usciranno dall'età lavorativa. In più, il tasso di occupazione più basso del Veneto si rispecchia in Polesine nell'aumento dell'età media e nella denatalità, «con il rischio di chiusura di istituti scolastici sottodimensionati».
Nicola Astolfi
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