Maxi-condotta Snam, barricate del Comune

Domenica 26 Gennaio 2020
LA TUTELA DEL VERDE
ROVIGO «Giù le mani da Parco Langer: il gasdotto non può attraversare il cuore del parco». E' questa, in sostanza, la posizione dell'Amministrazione Gaffeo sul passaggio di un tubo della Snam all'interno del polmone verde della Commenda. Il sindaco, assieme agli assessori Giuseppe Favaretto e Dina Merlo, lo hanno messo nei giorni scorsi nero su bianco, chiedendo all'azienda di abbandonare il progetto di attraversare il parco con la conduttura, optando per un percorso alternativo.
RICHIESTA ALL'AZIENDA
«Stiamo facendo di tutto per scongiurare il passaggio del gasdotto all'interno di parco Langer confermano il sindaco e l'assessore all'Ambiente Merlo - Abbiamo avanzato le opportune richieste all'azienda e siamo in attesa di una risposta». Il passaggio del gasdotto, dunque, per il momento, non è stato scongiurato ma il Comune si è mosso per cercare di bloccare il progetto. Lo scopo infatti dell'Amministrazione è quello di tentarle tutte per salvaguardare il parco della Commenda che sorge a pochi passi da Casa Serena. L'opera in questione, riguarda il rifacimento di un allacciamento già esistente di un distributore di gas naturale per autotrazione alla rete Snam. L'intervento prevede, in pratica, il passaggio sotto terra di un tubo nel cuore del parco. L'azienda ha annunciato che gli alberi abbattuti per fare largo alla nuova condotta, saranno reimpiantati in un'altra zona del bosco.
AMBIENTALISTI MOBILITATI
A schierarsi contro il gasdotto erano state subito le associazioni ambientaliste che operano nel parco, come il Wwf e il comitato pro Langer coordinato da Diego Foresti, in prima linea anche contro il passaggio dal Passante Nord che doveva essere realizzato da Veneto Strade. «Siamo in attesa della risposta ufficiale del Comune spiega Foresti curatore dell'Orto delle Farfalle di parco Langer - Le notizie che trapelano sullo stop al tubo sono positive. Dunque incrociamo le dita e speriamo davvero che questa Amministrazione riesca a fermare il deturpamento del polmone verde della città».
L'area boschiva è infatti di proprietà demaniale, ma il Comune ha intenzione di gestirla direttamente, facendola rientrare nel demanio comunale. Una volta acquisita, sia l'orto e anche la restante parte del bosco, curato grazie alla collaborazione della Forestale, sarà data in gestione alle associazioni secondo lo strumento dei Patti di collaborazione. Sul tavolo del sindaco è infatti già pronto il regolamento che permetterà alle diverse associazioni della città, ma anche a piccoli gruppi di cittadini, di prendersi cura di parchi, aree verdi, strade e spazi comuni del centro e delle frazioni.
PATTI DI COLLABORAZIONE
«I primi di febbraio spiega l'assessore alla Partecipazione Erika Alberghini presenteremo il piano dei Patti di collaborazione, spiegando nel dettaglio come coinvolgeremo i cittadini nella cura e nella manutenzione della città. Si tratta di un regolamento molto dettagliato che delinea in modo preciso i diversi compiti e le modalità con cui saranno sostenuti economicamente dal Comune». «E' uno strumento utilizzato già da tantissime città spiega Aberghini -, come Bologna, Reggio Emilia e Ferrara». Sarà creato un portale internet da cui i residenti potranno proporre progetti per la gestione di beni pubblici come i parchi e l'Amministrazione deciderà quali saranno degni di essere attuati e finanziati. Nel frattempo il regolamento per i Comitati di quartiere è pronto: proprio partendo dalle proposte dei cittadini residenti, che ben conoscono le problematiche delle diverse aree della città, saranno finanziati gli interventi che saranno realizzati dai privati o dalle associazioni.
Roberta Merlin
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