Marocchino si sposa per restare: via dall'Italia

Sabato 17 Marzo 2018
IL CASO
ROVIGO Le nozze, in questo caso non sono riparatrici. E dopo il matrimonio è arrivato sì un viaggio, fra l'altro regalato dallo Stato, ma non proprio una luna di miele. Protagonista della disavventura un 39enne di origini marocchine che non aveva più i requisiti per la permanenza in Italia. Per regolarizzare la propria situazione di clandestinità, ha pensato che bastasse convolare a nozze con una connazionale che avesse tutti i documenti in regola.
PASSO FALSO
Questo passaggio, però, non è sufficiente. E così, quando si è presentato allo sportello dell'ufficio Immigrazione della Questura di Rovigo, ha avuto un amara sorpresa. Alla faccia della lista di nozze.
Accompagnato dal proprio avvocato, infatti, ha avanzato la richiesta di regolarizzazione, chiedendo il rilascio di un permesso di soggiorno per coesione familiare. Come fa presente la Questura rodigina, tuttavia, «la normativa vigente in tema di immigrazione non consente il rilascio di tale tipologia di permesso di soggiorno in favore di uno straniero irregolare, non potendosi sanare una situazione di irregolarità preesistente semplicemente contraendo matrimonio».
ESPULSO
Ecco che la sua spontanea presentazione in Questura si è tramutata in una sorta di autodenuncia. L'ufficio Immigrazione, infatti, ha constatato la sua indebita permanenza in Italia e non potendo dar seguito alla sua richiesta di regolarizzazione, ha avviato quelle per il decreto di espulsione. Che firmato dal Prefetto e convalidato dal giudice di pace, è stato eseguito dalla polizia che ha provveduto ad accompagnare il 39enne alla frontiera dell'aeroporto di Bologna, dove è stato imbarcato sul volo delle 17.15 diretto a Casablanca. Senza la moglie.
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