Maggioranza saltata, in tre contro il presidente

Martedì 7 Luglio 2020
LO SCONTRO
ROVIGO Francesco Siviero, Sara Mazzucato e Alberto Martello si allontanano da Ivan Dall'Ara e spaccano la maggioranza. Non si tratta, però, di un gesto improvviso, perché gli stessi indicano le motivazioni in una lettera scritta a sei mani, letta in mattinata in aula dal sindaco di Taglio di Po, elencando i motivi accumulati in questo primo anno di consiliatura. Dello stesso avviso anche Roberto Pizzoli, primo cittadino di Porto Tolle, che però auspica in un cambio di passo dell'amministrazione.
È da mesi che la maggioranza di Palazzo Celio rumoreggia. Il pomo della discordia sono stati i diritti esclusivi di pesca, che per otto lunghi mesi hanno catalizzato l'attenzione del consiglio provinciale con un'aspra battaglia tra il presidente Dall'Ara e i quattro componenti della sua maggioranza. Ieri mattina, durante la discussione sull'assestamento di bilancio, Siviero ha lanciato una vera e propria bomba che però non mina in alcun modo la stabilità dell'amministrazione provinciale.
IL DOCUMENTO
«In questo anno e mezzo come consiglieri abbiamo dovuto lottare per difendere i nostri principi e il territorio, ma lo abbiamo dovuto fare da soli, senza il supporto del presidente e degli organi di gestione. Troppo spesso ci siamo dovuti scontrare con un muro: Non è possibile, Non è nostra competenza o Non possiamo più farlo. Capiamo benissimo il momento difficile che l'ente sta vivendo a causa di una scellerata e incompiuta riforma, ma proprio per questo non comprendiamo perché non si possa lavorare per far rivivere, almeno dal punto di vista politico, una realtà importante come la Provincia. La spaccatura sottolinea ancora una volta di più l'incapacità di riuscire a costruire un gruppo che porti avanti le istanze del territorio, anzi abbiamo assistito sempre di più a una sorta di accanimento verso le realtà che compongono questa importante area vasta, come a volerla indebolire e renderla ancora più fragile nei confronti delle province confinanti. Purtroppo, rimanere all'interno di questo consiglio semplicemente per votare o avallare decisioni già prese, è in contrasto rispetto alle idee scritte nero su bianco in un programma condiviso e a cui credevamo. Per questo abbiamo deciso di continuare a difendere il nostro territorio come consiglieri provinciali, valutando di volta in volta le scelte da fare e le decisioni da prendere».
A.Luc.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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