LO SFREGIO
ADRIA Giulia Lazzari non ha pace neppure da morta: i vandali hanno

Giovedì 24 Ottobre 2019
LO SFREGIO
ADRIA Giulia Lazzari non ha pace neppure da morta: i vandali hanno sfregiato la sua memoria. Erano presumibilmente ubriachi, almeno secondo le prime testimonianze, i ragazzi che nella tarda serata tra martedì e mercoledì, in piazza Cavour, forse per ammazzare la noia o forse perchè non sono mai stati educati al rispetto e non è stata insegnata loro la pietà neppure di fronte a una tragedia come quella che sta vivendo Adria in questi giorni, hanno preso a calci e gettato in mezzo alla piazza alcuni mazzi di fiori che mani pietose avevano deposto sotto il portico del teatro comunale, nello spazio pensato dalla municipalità adriese per omaggiare la 23enne strangolata dal marito.
L'OMAGGIO DELLA CITTÀ
Uno spazio allestito da Croce Verde Adria, con una sedia e un paio di scarpe rosse, per ricordare Giulia e tutte le vittime di femminicidio. Un luogo dove chiunque può lasciare un mazzo di fiori, un pensiero o semplicemente fermarsi per riflettere sulla tragedia che ha segnato gli ultimi giorni nella Città etrusca. Uno spazio nel quale, nelle ultime ore, si sono moltiplicati i mazzi di fiori o le semplici rose, i ceri e altre ricordini per commemorare la 23enne, mamma di un bimba di 4 anni, strangolata a mani nude dal marito, il 28 enne Roberto Lo Coco, ora in carcere a Verona, indagato dalla Procura della Repubblica per omicidio premeditato.
LUOGO DELLA MEMORIA
Proprio qui aveva fatto tappa la fiaccolata di sabato sera in memoria di Giulia, alla presenza dei genitori della ragazza, Devis e Moira. Proprio qui era stato deposto lunedì sera un bellissimo mazzo di rose rosse da parte della comunità adriese al termine del Consiglio comunale interamente dedicato a Giulia, un consiglio monotematico sulla violenza di genere, durante il quale chi era presente, per commemorare la 23 enne, madre di una bambina in tenera età ora costretta a vivere senza l'affetto dei genitori, ha vissuto momenti di forte emozione per le parole di dolore e di scuse espresse dalle rappresentanti dei Centri antiviolenza del Polesine.
GESTO VANDALICO
Ad accorgersi dell'atto ignobile compito in piazza Cavour una coppia che alloggia in un appartamento che si affaccia sulla piazza, testimone dall'alto della scena, ma che non se l'è sentita di sgridare gli autori del vile gesto per paura di eventuali ritorsioni. Alcuni dei fiori distrutti e buttati in giro dai ragazzi sono stati poi raccolti da personale di Ecoambiente durante il passaggio con la spazzatrice automatica e finiti nei rifiuti. Gli altri, ancora intatti, invece, sono stati ricomposti e ricollocati sotto il portico. Un vero e proprio sfregio alla memoria di Giulia.
TELECAMERE ACCESE
La speranza è che le telecamere presenti in zona abbiano filmato la scena e ai colpevoli, se dovessero mai essere rintracciati, sia inflitta una punizione esemplare.
I CENTRI DI AIUTO
Per le donne che dovessero vivere rapporti di coppia difficili come quello di Giulia Lazzari ricordiamo che è operativo in Provincia il Centro Antiviolenza del Polesine. Due le sedi: una a Rovigo e una ad Adria. A Rovigo è operativo in viale Trieste 18 al numero 800304271 e al cellulare 348.0908200 (attivo 24 ore su 24). Il centro è aperto nelle giornate di lunedì, mercoledì e venerdì dalle 9 alle 11. Ad Adria invece è presente in piazza Bocchi 2 con recapito telefonico al numero 0426.42503 oltre che al cellulare 348.0908200. Questa struttura è operativa il martedì ed il giovedì dalle 9.30 alle 11.30. È preferibile però fissare un appuntamento telefonicamente al numero verde 80030427. Al numero verde si può anche lasciare un messaggio in segreteria telefonica, corredato da un recapito telefonico, preferibilmente di cellulare.
Guido Fraccon
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