«Linea Adria-Mestre, pendolari penalizzati»

Mercoledì 16 Gennaio 2019
ADRIA
Non si arrestano le polemiche sulla tratta ferroviaria Adria-Mestre, nonostante i proclami delle migliorie delle scorse settimane prospettati da Sistemi Territoriali e anche la replica dell'assessore regionale ai Trasporti, Elisa De Berti, all'intervento dell'ex parlamentare polesano Diego Crivellari, del consigliere comunale Giorgia Businaro e del deputato veronese Diego Zardini del mese scorso.
LA DENUNCIA
«I pendolari della tratta Adria-Mestre continuano a soffrire quotidianamente disagi dovuti a ritardi e soppressione corse - attaccano Claudio Sinigaglia, consigliere del Partito Democratico, e i colleghi Graziano Azzalin e Bruno Pigozzo, con la sottoscrizione di tutti i consiglieri di opposizione della Seconda commissione Stefano Fracasso, Andrea Zanoni, Cristina Guarda, Manuel Brusco e Piero Ruzzante - . È urgente avere risposte precise e dettagliate da parte dell'assessore De Berti, visto che la responsabilità politica e di indirizzo è della Regione, nelle sedi preposte anziché leggerle sui giornali. Per questo chiediamo che venga ascoltata nella prossima seduta della Seconda commissione consiliare insieme a un rappresentante di Sistemi Territoriali».
NESSUNA SOLUZIONE
L'inizio del 2019 non ha portato, insomma, ad una risoluzione delle problematiche più urgenti, nonostante l'introduzione di nuovi impianti di gestione, con una situazione che si mantiene precaria, tra corse in ritardo almeno di quindici minuti al mattino e di mezz'ora al pomeriggio. Finora le risposte date da Sistemi Territoriali, inclusi i bus sostitutivi, si sono dimostrate ampiamente insufficienti e non possiamo accettare che la soluzione sia quella di rimodulare gli orari per far fronte ai tempi di percorrenza più lunghi, cancellando le corse meno affollate - chiudono i consiglieri di opposizione -. Non si può andare avanti così, è bene che Regione e Sistemi Territoriali lo capiscano e diano a centinaia di pendolari che pagano biglietti e abbonamenti, per altro rincarati, un servizio degno di tale nome».
Andrea Gardina
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