Letti a disposizione per i padovani

Domenica 23 Febbraio 2020
Pronto soccorso di Rovigo e reparti sommersi di telefonate e richieste di informazioni, interventi programmati che potrebbero subire spostamenti. Le conseguenze dell'emergenza virus, con la chiusura dell'ospedale di Schiavonia, sta portando non poche ripercussioni anche nell'organizzazione dell'ospedale di Rovigo. Ripercussioni inevitabili e purtroppo attese.
DISAGI PREVISTI
«Ci saranno dei disagi e ce ne rendiamo conto fin d'ora», ha annunciato il direttore generale dell'Ulss 5 Antonio Compostella che conta sulla comprensione dei pazienti: «Daremo precedenza ai ricoveri di pazienti che necessitano di cure e che non possono rivolgersi all'ospedale di Schiavonia ha aggiunto Compostella - L'ospedale di Schiavonia non verrà evacuato, ma il pronto soccorso risulta chiuso. Chiarisco che non verranno trasferiti a Rovigo i pazienti risultati infetti: si tratta di riservare i posti letto a Rovigo in modo da assorbire anche parte dei pazienti della Bassa Padovana. Prevediamo un impatto nel nostro reparto di Chirurgia, con spostamenti di interventi programmati per trattare i casi di bisogno». A parte le telefonate agli ospedali di Rovigo e Trecenta, il flusso al pronto soccorso invece non ha avuto aggravi di lavoro causati dai pazienti che normalmente si rivolgono a Schiavonia.
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