PALAZZO NODARI
ROVIGO La Lega si schiera a favore dell'acquisto di una porzione dello stabile di Casa Serena da parte dell'Ater, l'azienda delle case popolari presieduta da Guglielmo Ferrarese, segretario del Carroccio per l'Alto Polesine, e lanciano un appello al sindaco Edoardo Gaffeo perché porti avanti un accordo predisposto già mesi fa insieme alla Regione. «Non lasciamoci sfuggire questa opportunità: con una firma risaniamo le casse dell'ente, diamo un futuro migliore a lavoratori e ospiti della casa di riposo». Il gruppo consiliare della Lega interviene così dopo l'incontro tra il primo cittadino e il commissario dell'Iras, Rodolfo Fasiol, una figura calata sulla realtà rodigina dalla giunta regionale di Luca Zaia per risolvere l'enorme debito della casa di riposo rodigine, ormai oltre i quattro milioni.
«Il sindaco non perda tempo, l'accordo con Iras e Ater va sottoscritto con celerità per il salvataggio della casa di riposo - spiega il gruppo composto da Michele Aretusini, Cristiano Corazzari, Valentina Noce e Lorenzo Rizzato - il percorso è già stato tracciato e la soluzione in sinergia con Ater, Iras e Regione farebbe entrare nelle casse dell'Iras due milioni per appianare l' indebitamento contratto con gli istituti di credito. Il piano per la messa in sicurezza dell'ente ne decreterebbe il rilancio: sono infatti previste, nella parte che verrà ceduta all'Ater, la realizzazione di una co-housing per offrire una serena quarta età ai cittadini da un lato e sostegno a giovani famiglie dall'altro»
Secondo i leghisti, inoltre, questo progetto porterebbe con sé una soluzione per il comando della Polizia locale o gli uffici comunali che attualmente si trovano nella sede distaccata di viale Trieste. «Il piano terra di circa 1.700 metri quadri verrebbe lasciato in disponibilità al Comune. Fin da subito i vigili urbani oppure gli uffici dei Servizi sociali potrebbero traslocare a Casa serena in via Bramante. Una soluzione immediata e immediatamente percorribile a confronto della proposta del sindaco di spostare tutti in viale Marconi».
Alberto Lucchin
© RIPRODUZIONE RISERVATA ROVIGO La Lega si schiera a favore dell'acquisto di una porzione dello stabile di Casa Serena da parte dell'Ater, l'azienda delle case popolari presieduta da Guglielmo Ferrarese, segretario del Carroccio per l'Alto Polesine, e lanciano un appello al sindaco Edoardo Gaffeo perché porti avanti un accordo predisposto già mesi fa insieme alla Regione. «Non lasciamoci sfuggire questa opportunità: con una firma risaniamo le casse dell'ente, diamo un futuro migliore a lavoratori e ospiti della casa di riposo». Il gruppo consiliare della Lega interviene così dopo l'incontro tra il primo cittadino e il commissario dell'Iras, Rodolfo Fasiol, una figura calata sulla realtà rodigina dalla giunta regionale di Luca Zaia per risolvere l'enorme debito della casa di riposo rodigine, ormai oltre i quattro milioni.
«Il sindaco non perda tempo, l'accordo con Iras e Ater va sottoscritto con celerità per il salvataggio della casa di riposo - spiega il gruppo composto da Michele Aretusini, Cristiano Corazzari, Valentina Noce e Lorenzo Rizzato - il percorso è già stato tracciato e la soluzione in sinergia con Ater, Iras e Regione farebbe entrare nelle casse dell'Iras due milioni per appianare l' indebitamento contratto con gli istituti di credito. Il piano per la messa in sicurezza dell'ente ne decreterebbe il rilancio: sono infatti previste, nella parte che verrà ceduta all'Ater, la realizzazione di una co-housing per offrire una serena quarta età ai cittadini da un lato e sostegno a giovani famiglie dall'altro»
Secondo i leghisti, inoltre, questo progetto porterebbe con sé una soluzione per il comando della Polizia locale o gli uffici comunali che attualmente si trovano nella sede distaccata di viale Trieste. «Il piano terra di circa 1.700 metri quadri verrebbe lasciato in disponibilità al Comune. Fin da subito i vigili urbani oppure gli uffici dei Servizi sociali potrebbero traslocare a Casa serena in via Bramante. Una soluzione immediata e immediatamente percorribile a confronto della proposta del sindaco di spostare tutti in viale Marconi».
Alberto Lucchin
