(E.Gar.) L'ondata di maltempo è un dato eclatante, con i gravi danni che si sono visti nel volgere di poche ore. Ma come sempre, in Polesine si teme che il clamore di un singolo evento porti a dimenticare che, in realtà, i problemi sono cronici e i danni che avvengono nel silenzio siano in realtà ancora più gravi. «Al ministro Federico D'Incà abbiamo fatto presente che le spiagge di Rosolina, a partire dal 2013, hanno subito un'erosione di 41 metri - ha spiegato il sindaco Franco Vitale -. Il nostro è un territorio che si trova sotto il livello del mare, il fenomeno dell'innalzamento dell'Adriatico ci preoccupa perché va ad accentuare il problema dell'erosione della costa e mette a rischio la nostra economia. Chiediamo la sospensione o la proroga del pagamento dei canoni demaniali come primo aiuto concreto del Governo». Gli operatori del settore turistico e della pesca presenti all'incontro hanno messo in evidenza la fragilità del territorio ma anche la ricchezza che può offrire. La visita è servita a mostrare gli effetti sempre più distruttivi del moto ondoso, ma anche per parlare di sdemanializzazione di piazzale Europa. «Queste problematiche debbono essere rappresentate a Roma - ha chiuso il vicesindaco Daniele Grossato - lo stato di calamità naturale e la richiesta di sospensione o di proroga del pagamento dei canoni demaniali sono una prima risposta. Rosolina versa 2 milioni per l'energia elettrica alla bonifica, altri 2 per canoni demaniali, contribuisce per 1,4 milioni al fondo di solidarietà dei Comuni».
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