LE REAZIONI
ROVIGO «Preferivamo la soluzione dell'ex caserma Silvestri,

Venerdì 14 Maggio 2021
LE REAZIONI ROVIGO «Preferivamo la soluzione dell'ex caserma Silvestri,
LE REAZIONI
ROVIGO «Preferivamo la soluzione dell'ex caserma Silvestri, ma comunque l'importante è che il Tribunale sia mantenuto nel centro del capoluogo».
La presidente del consiglio comunale, Nadia Romeo, si dice soddisfatta del risultato della Conferenza permanente per la nuova collocazione del palazzo di Giustizia in via Donatoni. «Mantenerlo in centro era un impegno che ci eravamo presi in campagna elettorale, mai abbiamo cambiato idea o considerato altre sedi periferiche. Con l'ok al Tribunale nell'area di via Badaloni, toglieremo dal cuore della città, dopo l'ex Celio, un altro importante vuoto urbano».
Sulla stessa linea il consigliere comunale del Pd Giorgia Businaro: «Era la soluzione che era stata indicata anche da noi, nel caso non fosse possibile collocarlo all'ex Silvestri».
«Una soluzione positiva non solo per la condivisione registrata, ma che si integra perfettamente col tessuto urbano cittadino e la sua pianificazione urbanistica garantendo ampiamente i servizi e gli spazi necessari alle esigenze di un moderno palazzo di Giustizia - secondo il consigliere Graziano Azzalin - la conclusione di questa vicenda dimostra come alcune polemiche, riproponendo l'ex caserma Silvestri che si sapeva avere già una destinazione definita, fossero inutili e potevano essere lasciate da parte».
«Era uno delle due soluzioni proposte dall'amministrazione spiega il capogruppo del Forum dei cittadini, Matteo Masin - la mozione della discordia che ha portato alle dimissioni del sindaco metteva un unico paletto, ossia escludere la soluzione dell'ex questura se questa avesse comportato aumenti di volumetria rispetto all'attuale complesso. Mi sarei aspettato un po' di buon senso, addirittura di umanità, da parte dei presenti al voto».
CONTENTI E SCONTENTI
Contenta a metà l'opposizione. «Rispettiamo le decisioni della Conferenza permanente e se proprio la scelta sulla ex Silvestri sarà irreversibile, ben venga la realizzazione del Tribunale all'ex questura - commenta il vice commissario provinciale di Forza Italia Andrea Bimbatti - l'obiettivo deve essere, però, quello di portare tutto il Tribunale in quella sede, sfruttando l'area ex vigili del fuoco magari come parcheggio».
«Una vittoria per tutti i cittadini e per i commercianti del cuore della città, oltre che una grande soddisfazione per chi, come noi, al di là di ogni strumentalizzazione politica, da anni si batteva per questo - le parole dei consiglieri leghisti Michele Aretusini, Valentina Noce, Lorenzo Rizzato e Sabrina Magon - un grazie a tutti coloro che hanno preso questa decisione che tutela tutti quei commercianti e quegli esercenti, ma anche tutti quei professionisti che ogni giorno, col loro lavoro, mantengono il centro di Rovigo un luogo vivo, sicuro e ospitale».
UNICA SCELTA
«Non possiamo, però, non rilevare il dato politico, tanto forte quanto sconfortante, che emerge dalla vicenda - chiude Aretusini - la tanto decantata giunta dei tecnici capeggiata dal sindaco, di fronte alla prima questione, appunto, tecnica, ha mostrato tutta la propria inadeguatezza, mandando in frantumi la maggioranza e portando il sindaco alle dimissioni».
Soddisfatta della nuova collocazione del Tribunale anche l'ex candidata sindaco Monica Gambardella, una delle prime a presentare una mozione con l'ipotesi dell'ex questura. «Era ancora del 23 luglio 2020 la mia interrogazione al sindaco non solo per mantenere la cittadella della Giustizia in centro, ma per proporre questa soluzione concreta e condividerla con i soggetti interessati. La risposta mi è arrivata generica e tardiva (a gennaio 2021) dando l'impressione di scarsa attenzione. I fatti mi hanno dato ragione. Per fortuna si è continuato a insistere, insieme alla minoranza, agli ordini professionali e al comitato dei cittadini così da non perdere un'occasione preziosa».
«La verità afferma il consigliere di minoranza Antonio Rossini - è che la soluzione ex questura e attuale sede in via Verdi è l'unica rimasta, visto che politicamente si è persa l'occasione di essere presenti, come da me chiesto più e più volte, al sopralluogo con il tecnico ministeriale, momento cruciale dove si sono decise le sorti del Tribunale».
R. Mer.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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