LE REAZIONI
ROVIGO Di storie di neonati abbandonati purtroppo si è letto

Giovedì 25 Aprile 2019
LE REAZIONI
ROVIGO Di storie di neonati abbandonati purtroppo si è letto spesso in passato nei quotidiani nazionali, così come a queste storie di cronaca è stato dato ampio spazio nei telegiornali.
Mai si penserebbe che episodi del genere potessero capitare a due passi da casa, nella tranquillità della propria comunità in un giorno iniziato come tanti altri. Con questa sensazione di smarrimento si sono trovati a fare i conti ieri sin dal mattino i rosolinesi, ma in generale l'intera comunità deltizia, dove la notizia di un bambino nato da poche ore e lasciato in una sacca all'esterno del cimitero della cittadina ha scosso profondamente le coscienze.
A Rosolina non era mai capitato prima di trovarsi a dover gestire una storia simile che solo per una fortuita serie di circostanze ha avuto un epilogo positivo. «Possiamo dire che, per fortuna, tutto è bene quel che finisce bene» ha commentato ieri il sindaco di Rosolina Franco Vitale, una volta che l'Ulss ha garantito che le condizioni di salute del bambino erano buone.
Il primo cittadino di Rosolina ha voluto innanzitutto congratularsi con le persone che, intervenendo senza perdere tempo, hanno salvato la vita al neonato
Il sindaco si è poi rivolto a colei che presumibilmente si è trovata in una situazione di difficoltà tanto da spingerla ad abbandonare il proprio figlio senza avere la certezza che il piccolo potesse sopravvivere.
«GRAZIE A TUTTI»
«I ringraziamenti vanno al pronto intervento, ai medici, alle forze dell'ordine e ai cittadini che hanno consentito il ritrovamento del bambino - ha spiegato Vitale -. Allo stesso tempo voglio lanciare un appello verso chi si trova in difficoltà. Mi auguro che faccia affidamento sulle realtà di aiuto presenti sul territorio, si rivolga alle unità socio sanitarie e ai volontari ed eviti di abbandonare una creatura appena nata. Spero che mai più si ripetano episodi come quello che ha avuto per taetro il piazzale del cimitero. Invito queste persone che si trovano a vivere uno stato di disagio a informarsi. Ci sono tante e diverse possibilità concrete di agire nel massimo riserbo tutelando sempre la salute del bambino».
Il sindaco ha preferito commentare l'accaduto solo dopo avere avuto la sicurezza che il non correva più alcun pericolo.
GIORGIO È SALVO
Il caso del piccolo Giorgio, così come è stato chiamato in onore dell'infermiera che l'ha tenuto in braccio, ieri ha scosso le coscienze a tal punto che subito qualcuno si è fatto avanti dicendosi pronto a dare una famiglia al neonato. Tuttavia in questi casi l'iter per l'adozione di un minore è ben più complesso. E gli intenti, seppur nobili, di chi ha manifestato la propria disponibilità debbono restare in attesa.
«Ci sono state molte persone che sin dalle prime notizie del ritrovamento, si sono proposte per l'adozione del piccolo» ha confermato Vitale.
Nel frattempo, a Rosolina le reazioni sull'accaduto sono contrastanti tra chi punta il dito e chi invece pensa alla disperazione della donna che ha lasciato il proprio figlio appena nato. Vitale però va oltre e si rivolge anche a coloro che venuti a conoscenza di casi di donne incinte in difficoltà, avrebbe potuto evitare il verificarsi dell'abbandono del neonato, ma non l''ha fatto. «Chi conosce situazioni del genere dovrebbe avere il coraggio di parlare e segnalarle a chi di dovere prima che si arrivi a questi estremi - ha ribadito Vitale -. Ci saranno sicuramente famigliari o qualcuno che era al corrente della situazione». Nell'area del piazzale in cui è stato lasciato il bambino erano attive le telecamere di videosorveglianza i cui filmati sono ora al vaglio degli inquirenti con la speranza di riuscire a far luce sulla vicenda.
Elisa Cacciatori
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