LE RACCOMANDAZIONI
ROVIGO «La partita del Coronavirus vede gli operatori

Martedì 31 Marzo 2020
LE RACCOMANDAZIONI
ROVIGO «La partita del Coronavirus vede gli operatori sanitari chiamati a un impegno intenso, anche dal punto di vista psicologico, con situazioni anche delicate come quelle che si leggono quotidianamente. Per questo abbiamo avviato un'attività di supporto psicologico anche per i nostri operatori, oltre che per alcuni pazienti e per le famiglie delle persone che prima frequentavano i centri diurni che ora sono chiusi, nonché per chi è in isolamento domiciliare ed è solo».
Nel quadro tratteggiato già nei giorni scorsi dal direttore generale dell'Ulss Antonio Compostella, non c'è solo l'aspetto strettamente clinico. Perché la situazione che tutti stiamo affrontando è fuori dall'ordinario. E fuori dall'ordinario, straordinario in tutti i sensi, è quanto sta facendo il personale sanitario ad ogni livello. I due infermieri che lavorano nel reparto di Urologia di Rovigo e il dipendente che lavora in Riabilitazione a Trecenta sono i primi tre casi di positività emersi in questi convulsi giorni fra i 950 tamponi che sono stati eseguiti a tutto il personale ospedaliero. A cui se ne sono aggiunti altri tre negli ultimi giorni. Ma ci sono i medici territoriali, gli operatori delle case di riposo, quelli che lavorano nelle altre province: una fetta consistente dei contagiati polesani sono comunque persone che indossano un camice.
DEDIZIONE RICONOSCIUTA
«Ribadisco il ringraziamento aggiunge Compostella - a tutti gli operatori che stanno lavorando col massimo impegno. Ma anche a quanti ci fanno sentire la loro vicinanza, con messaggi spontanei, con lettere importanti come quelle del vescovo e del prefetto, ma anche con gesti come le lenzuola con le scritte che sono state attaccate alle reti attorno all'ospedale: vi assicuro che è importante sentire la vicinanza della comunità. Riceviamo anche critiche, alcune anche giuste, che ci hanno aiutato, altre che ritengo gratuite, in questo momento, da persone che non hanno capito lo sforzo che si sta facendo. Ma le persone che sono in prima linea e che lavorano per la collettività sentono la vicinanza delle persone e questo dà forza e coraggio».
LA PREVISIONE
E se dai prossimi giorni l'esecuzione dei tamponi dovrebbe aumentare il proprio raggio, dai circa 250 degli ultimi giorni fono a circa 400, permettendo di continuare ancora più capillarmente l'opera di screening territoriale, il dg dell'Ulss rimarca anche come ognuno debba fare la propria parte: «L'impatto di questo virus dal punto di vista della capacità del contagio durerà a lungo. Immagino che molti siano anche stanchi delle restrizioni della vita quotidiana e sociale, ma è l'unica difesa. L'alta contagiosità di questo virus evidenzia quanto sia importante ridurre i contatti fra persone e, quando sono inevitabili, adottare tutte le misure che sono ormai ben note. Se la mattina andate ad acquistare il pane, tenetevi a un metro di distanza: è l'aspetto più importante di prevenzione. Se per lavoro vi dovete recare, soprattutto al di fuori della provincia, abbiate tutte le attenzioni possibili. La maggior parte dei casi in Polesine, infatti sono per così dire di importazione, legati a spostamenti o contatti fuori provincia». E molte sono proprio persone che lavorano in ambito sanitario.
Francesco Campi
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