Le polveri sottili non calano, aria irrespirabile

Venerdì 20 Ottobre 2017
AMBIENTE
ROVIGO In Polesine, come in tutta la fascia padana, tira una brutta aria sul fronte dell'inquinamento, con Rovigo e Adria già nella lista nera dei fuorilegge per quanto riguarda i superamenti annui del limite giornaliero dei 50 microgrammi per metro cubo di Pm10: 45 a Rovigo e 37 ad Adria con i dati aggiornati a giovedì, rispetto al limite stabilito dalla legge a tutela della salute stabilito in 35 l'anno. Il quadro è allarmante, considerando che in questo stesso periodo, lo scorso anno, gli sforamenti a Rovigo erano stati 23 e 42 a fine anno.
«La stabilità atmosferica, la contemporanea assenza di precipitazioni, la debole ventilazione e i ripetuti episodi di inversione termica - sottolinea l'Arpav - hanno portato al ristagno e all'accumulo delle polveri sottili nella pianura veneta. In marcato e progressivo aumento le concentrazioni di Pm10».
SENZA RESPIRO
Il numero di sforamenti consecutivi a Rovigo ha raggiunto quota 8, senza contare che anche ieri e oggi difficilmente il valore registrato sarà sotto 50. Con 10 sforamenti consecutivi, scatterà il livello di allerta 2, quello massimo che prevede lo stop dei veicoli inquinanti fino agli Euro 4 diesel compresi, nella fascia oraria 8.30-18.30, e il divieto di accensione di caminetti e stufe in presenza di riscaldamento alternativo. Il Comuneo, anche se l'ha già annunciata, non ha ancora varato la delibera di adeguamento a quanto previsto dal Nuovo accordo di Bacino padano, siglato dalle Regioni Veneto, Lombardia, Emilia Romagna e Piemonte, insieme al ministero dell'Ambiente.
Francesco Campi

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