Le pensioni diventano la prima fonte di reddito

Lunedì 16 Settembre 2019
SALARI
ROVIGO La prima fonte di reddito in Polesine sembra sempre più avvicinarsi a essere la pensione. Se in Italia, secondo un'analisi Infodata del Sole 24 Ore su dati del ministero dell'Economia, in Italia il 35,78% dei cittadini che lo scorso anno ha dichiarato un reddito, lo ha guadagnato grazie a una pensione, in provincia di Rovigo le percentuali sono mediamente più alte. Con il record fatto registrare da Crespino, dove nel 2017 il 50,56% dei contribuenti ha dichiarato un reddito da pensione. Analoga situazione, con pochi decimali di differenza, a Papozze, dove le pensioni sono il 50,26 del totale delle fonti di reddito dichiarato.
IL SORPASSO
Ovvero, il numero dei pensionati ha già sorpassato quello dei lavoratori, dimostrando plasticamente l'avvenuto ribaltamento della piramide occupazionale, che dovrebbe avere alla base una platea di lavoratori tale da sostenere la spesa pensionistica. In Veneto questo sorpasso si verifica solo in altri tre comuni, tutti nella fascia montana: Cibiana di Cadore con il 54,43% e Gosaldo con il 53,09%, entrambi in provincia di Belluno e con un totale di circa 800 abitanti in due, e Pedemonte con il 50,53%, minuscolo comune di 740 abitanti della provincia di Vicenza. Verona con il 37,32%, è leggermente sopra la media così come Vicenza con il 37,55% e Padova con il 37,79%, percentuali maggiori a Treviso, 38,55%, Belluno, 39,26%, e Venezia, 39,33%. Rovigo, con il 38,13%, è più o meno nella media dei capoluoghi veneti, ma è il Polesine a dare nell'occhio, perché in generale, quasi tutti i comuni della provincia sono sopra la media italiana per questo rapporto.
I PIÙ GIOVANI
A fare eccezione, ovvero ad attestarsi sotto al 35,78%, sono solo quattro su 50: Pontecchio con il 32,77%, Rosolina con il 32,77%, Occhiobello con il 34,82% e Villanova del Ghebbo con il 35,50%. Gli altri sono tutti al di sopra della media. Ad Adria la quota dei pensionati sul totale di chi ha dichiarato un reddito è di 40,99%, a Porto Viro il 44,68%, a Lendinara il 41,80%, a Badia il 41,80% ed a Porto Tolle il 44,68%. Rovigo è la provincia veneta con più trattamenti previdenziali di anzianità in rapporto alla popolazione. Al decimo posto in Italia con 112,4 pensionati ogni mille abitanti, a fronte di una media italiana di 72 per mille, preceduta solo da Biella, Ferrara, Asti, Vercelli, Cuneo, Ravenna, Lecco, Novara e Cremona. Curiosamente, tutte province padane. È invece la cenerentola della Padania, se si guarda alle cifre che questi pensionati si mettono in tasca: 1.336 euro. La cifra riguarda le sole pensioni di anzianità, escludendo dalla media quelle di natura assistenziale. In ogni caso, la cifra media che si registra in Polesine è la 24. più bassa a livello nazionale. Peggio dei polesani solo gli anziani delle province del sud.
F.Cam.
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