LE AREE DA RIQUALIFICARE
ROVIGO Rovigo è un po' come un'opera incompiuta

Domenica 12 Gennaio 2020
LE AREE DA RIQUALIFICARE ROVIGO Rovigo è un po' come un'opera incompiuta
LE AREE DA RIQUALIFICARE
ROVIGO Rovigo è un po' come un'opera incompiuta lasciata a metà da parte del suo autore. Al di là degli elementi storici che caratterizzano il paesaggio del capoluogo polesano, come le Due Torri o la Rotonda, per citare i due maggiori punti turistici, Rovigo è una città in cui lo sviluppo urbanistico è fermo a 30 anni fa: non è sorto nulla di nuovo in grado di caratterizzarne l'immagine di una città moderna e, come se non bastasse, molti cantieri non sono mai stati completati, per cui, in pieno centro città, ci sono interi palazzi addirittura sostenuti da anni dalle impalcature in attesa che gli operai tornino a chiudere il cantiere o aree incolte transennate.
VIA SACRO CUORE
L'esempio principale è quello di via Sacro Cuore, dove circa dieci anni fa era stato aperto un cantiere per realizzare un grande condominio ed invece, ad oggi, è ancora tutto fermo. Si affaccia su piazzale Di Vittorio, è costeggiato da via Levico e qualche anno fa, a causa di un vento molto forte, si era persino staccato il ponteggio, appoggiandosi (fortunatamente senza danni) contro il palazzo accanto. Come se non bastasse, al degrado prodotto da quell'opera abbandonata si aggiunge il degrado igienico per chi vi abita vicino. L'anno scorso, infatti, la consigliera comunale Giorgia Businaro ha portato in aula il tema, sostenendo che i ladri hanno approfittato dell'impalcatura per usarla come scala ed entrare nei palazzi confinanti, oltre ad essere diventata una indisturbata oasi per insetti e animali selvatici.
AREA EX GABAR
Come non parlare, poi, dell'ex Gabar in viale Oroboni. In quella zona era stato previsto un progetto Piruea che prevedeva la realizzazione di una serie di palazzine residenziali, abbattendo quello che una volta era il centro sociale occupato Samir e demolendo anche l'attuale comando della Polizia Locale. Ad oggi, l'unico elemento diverso rispetto a 20 anni fa, tanto è passato da quando è stato prodotto quel progetto, è un terreno incolto in cui una volta sorgeva appunto il Samir, che prima ancora era un mercato coperto, mentre i vigili lavorano nella vecchia e fatiscente sede.
BOSCO URBANO
A quanto pare ormai non sarà edificato più nulla ed il sogno del sindaco Edoardo Gaffeo è quello di farci un bosco urbano, anche se lui stesso ammette che sarà difficile vista la situazione burocratica: «Lì il Piruea è scaduto, ma c'è un fallimento di mezzo e quindi bisognerà attendere che quell'area vada all'asta giudiziaria. C'è un problema di natura economica e bisogna trovare le risorse». Aree abbandonate in cui avrebbero dovuto sorgere alberi di 30 piani, come cantava Celentano, sono davvero parecchie a Rovigo. Invece, complice la crisi economica di una decina di anni fa e la stagnazione del mercato immobiliare, sono rimaste solamente delle zone edificabili ma abbandonate a sé stesse.
PROGETTI ABBANDONATI
Alcuni esempi sono in Città Giardino e in Tassina, dove si trovano edifici grezzi mai completati oppure prati incolti, contornati dai marciapiedi, in cui avrebbero dovuti costruire qualche villetta in stile con il resto del quartiere, rimasta solamente disegnata sulla carta. Qualcosa di nuovo, però, nel frattempo è sorto. In altre zone si è continuato a costruire, ma non per sostituire l'esistente, bensì per cementificare porzioni di suolo nelle zone periferiche. Mentre in città ci sono quasi il cinque per cento di edifici abbandonati, di cui il 3,2% nei confini del centro storico, ai confini e nelle frazioni negli ultimi dieci anni si è costruito di tutto: da condomini a centri commerciali.
A.Luc.
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