La zia della bambina: «Pronta a chiedere l'affidamento»

Mercoledì 23 Ottobre 2019
La zia della bambina: «Pronta a chiedere l'affidamento»
ADRIA
«Voglio l'affidamento di mia nipote. Mi sono già rivolta a un legale e giovedì tornerò ad Adria per restarci e seguire le pratiche necessarie». E' determinata Deborah Lazzari, sorella minore di Giulia, dopo aver appreso che la nipote è stata affidata ai servizi sociali. Farà di tutto per cambiare questa situazione ed ha anche chi è pronto ad aiutarla. «Non c'era bisogno di questo affidamento. Ci sono un sacco di parenti che le vogliono bene e sono pronti a prenderla con sé», assicura l'amico di famiglia Thomas. Lui non è un parente, ma conosce bene i Lazzari. Conosceva Giulia quando ancora la ragazza credeva che il suo matrimonio potesse funzionare e conosce bene la sorella Deborah, con la quale ha una frequentazione che dura da alcuni anni. E quando parla della bambina di Giulia, che ha perso la madre (e, di fatto, anche il padre) a soli quattro anni, gli brillano gli occhi. «Giulia e Deborah la portavano spesso a casa mia: ho le foto e i video in cui gioca e ride, si rotola sul pavimento con la zia, sale sulle giostrine al centro commerciale».
VISITA AI NONNI
Thomas era andato, ieri, a casa dei genitori di Giulia, Devis e Moira, proprio per parlare con loro di questa vicenda. Non li ha trovati, forse perché impegnati altrove, in qualche altro aspetto di questa storia, e non ha dubbi sul fatto che i Lazzari sarebbero in grado di occuparsi delle piccola. «Ho saputo da Deborah quello che era accaduto. Hanno chiamato Concetta (la suocera di Giulia, con la quale la bambina era rimasta dal giorno dell'aggressione alla madre, ndr) in municipio con la piccola e, quando è arrivata, le hanno detto che doveva essere portata in un luogo sicuro, adatto a lei». E, in questo, probabilmente, non ci sarebbe nulla di sbagliato, viste anche le relazioni tra le persone coinvolte. «Ma non hanno pensato neppure per un momento di sentire i parenti di Giulia? - si chiede Thomas Ci sono due zii di Giulia, Monica e Gianni, che sono pronti a prendersene cura e, soprattutto c'è Deborah, che la considera come una figlia». Ed è la stessa Deborah a confermare le sue intenzioni: «La bambina è tutto quello che mi rimane di mia sorella, siamo molto affezionate reciprocamente e ritengo giusto che sia affidata a me». Anche per lei l'affidamento ai servizi sociali è stata una notizia inattesa. «Non ci avevano preavvertiti di niente, non ci hanno chiesto niente, hanno deciso tutto da soli» dice, riferendosi, evidentemente, alle istituzioni che si sono occupate del caso. Deborah, per alcuni anni, ha vissuto lontana da Adria, per ragioni personali e lavorative, ma periodicamente tornava a visitare i genitori, Giulia, la nipotina e l'amico Thomas. Ora ha intenzione di stabilirsi in zona e prendersi cura della piccola. Thomas è pronto a darle una mano. «Ho un lavoro stabile, una casa e vivo vicino a un asilo e a una scuola. Con me e Deborah la bambina crescerebbe sicura e serena. Ne sono convinto». Quanto ai genitori di Giulia, Thomas non esprime giudizi negativi. «Nonno Devis è una persona buonissima dice Purtroppo ha il vizio di bere e, quando lo fa, dice cose esagerate, Ma non sarebbe in grado di far male a una mosca. Le sue condizioni fisiche sono precarie, non ha forza e, per quanto possa urlare e minacciare, non sarebbe mai capace di mettere in pratica quello che dice. Dicono che ha minacciato la moglie con un machete, ma è un'esagerazione. Per me era solo un coltello e, comunque, non sarebbe stato capace di usarlo. Detto questo, però, proprio per le sue condizioni di salute, non avrebbe la forza e la volontà di accudire la bambina, ma tutti gli altri della famiglia, Deborah per prima, sono pronti a farlo».
Diego Degan
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