La voglia di vaccini frena Ancora 300 posti liberi

Lunedì 21 Giugno 2021
La voglia di vaccini frena Ancora 300 posti liberi
PANDEMIA
ROVIGO Se il virus ha rallentato la propria marcia, come testimonia l'unica positività emersa ieri a fronte delle quattro guarigioni, con 62 persone attualmente positive e 4 ricoverati, sembra essersi fermata anche la corsa al vaccino.
Dei tremila appuntamenti messi a disposizione venerdì pomeriggio, ieri alle 14, dopo praticamente due giorni interi, ne rimanevano ancora a disposizione 300, il 10% esatto. Segno di come, ormai, pare raggiunta la quota dei polesani intenzionati a vaccinarsi. Un rallentamento che stride con l'impegno che viene riversato nella somministrazione: anche sabato sono stati oltre duemila i vaccini somministrati, fra prime e seconde dosi. In tutto 2.223, così che sabato sera il totale delle somministrazioni ha raggiunto quota 188.948, 126.559 di prime dosi, 58.645 di seconde e 3.744 del monodose J&J. E ieri è stato tagliato il significativo traguardo delle 190mila inoculazioni totali.
LE PROSPETTIVE
Per capire meglio i numeri della campagna vaccinale in Polesine, nei primi venti giorni di giugno il totale delle dosi somministrate è passato da 148mila a 190mila, con un balzo di oltre 50mila. Difficile, al momento, fare un conto esatto di quale sia la possibile quota che verrà raggiunta ad agosto, comunque oltre il 60% della popolazione, anche perché con le prenotazioni aperte agli invitati ai matrimoni, ai lavoratori del settore turistico e a quanti sono impegnati nelle animazioni estive, c'è stato una sorta di scollamento del dato territoriale, perché sono stati ricompresi nella vaccinazione da parte dell'Ulss Polesana anche residenti fuori provincia, così come alcuni polesani lo sono stati in altre Ulss del Veneto o in altre regioni.
FARMACIE AL VIA
A breve, poi, nella partita della vaccinazione entreranno in campo anche le farmacie, in base all'accordo regionale della settimana scorsa dopo che il primo protocollo, siglato già il 27 aprile, era rimasto fermo al palo anche a causa dei continui mutamenti nelle indicazioni di somministrazione delle varie tipologie di vaccini. Come spiegato nei giorni scorsi da Federfarma Veneto, c'è stato «qualche cambiamento rispetto ai programmi iniziali: si partirà con il siero Johnson & Johnson per gli over 60 che ancora non hanno aderito alla campagna di vaccinazione, mentre per la vaccinazione rivolta agli utenti più giovani sarà necessario attendere ancora, dovendo dare la priorità nella gestione delle dosi Moderna, inizialmente previste, agli utenti under 60 che devono effettuare il richiamo dopo avere ricevuto la prima dose di AstraZeneca».
In Polesine erano state una cinquantina le farmacie che avevano manifestato la disponibilità a eseguire direttamente le vaccinazioni, indicando già i nominativi di quanti avrebbero partecipato al necessario corso di formazione per diventare vaccinatori certificati.
Francesco Campi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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