LA TRAGEDIA
PIANCAVALLO Un'escursione in montagna con l'amico di sempre si trasforma

Lunedì 28 Settembre 2020
LA TRAGEDIA PIANCAVALLO Un'escursione in montagna con l'amico di sempre si trasforma
LA TRAGEDIA
PIANCAVALLO Un'escursione in montagna con l'amico di sempre si trasforma in tragedia. Un piede in fallo, l'erba bagnata e un volo di 50 metri non hanno concesso scampo a Paolo Ambroso, 41 anni, insegnante di musica di Rovigo. Ad aspettarlo a casa c'erano la moglie e tre figlie piccole.
L'ESCURSIONE
La domenica è un regalo autunnale: sole, cielo terso e tutto quello che serve per un'escursione in montagna. Il 41enne e il suo amico, Stefano Polo, 38enne originario di Rovigo che risiede a Camponogara (Venezia), decidono di trascorrerla in montagna tra natura e silenzio. Equipaggiati di tutto punto, partono la mattina da Col Indes, in comune di Tambre (Belluno) e raggiungono tranquillamente il Rifugio Semenza, nel versante di Belluno. Le condizioni meteo sono delle migliori e quindi bastano poche parole per decidere di proseguire l'escursione fino a raggiungere Cima Manera, 2.251 metri, la vetta più alta del monte Cavallo, in provincia di Pordenone. Uno spettacolo da non perdere, le foto di rito davanti alla campana, poi il rientro.
L'INCIDENTE
Ed è proprio lungo il sentiero 918-929, durante il ritorno poco dopo le 13.30, accade l'imprevedibile. Camminano lungo il passo alpino della Forcella Palatina dell'anello Dell'Altavia del Rondoi, in località Piancavallo. Il sentiero tra i costoni è stretto, Paolo Ambroso mette per sbaglio il piede sul bordo ricoperto di erba bagnata e scivolosa. Perde l'equilibrio e cade, precipita per una cinquantina di metri sui costoni rocciosi fino al ghiaione. Sotto gli occhi atterriti dell'amico che raggiunge velocemente il compagno e tenta di rianimarlo a lungo, guidato al telefono dagli operatori del Nue 112.
I SOCCORSI
Nel frattempo la visibilità nella zona è peggiorata: la nebbia impedisce la visuale e quindi l'elisoccorso non può raggiungerla dalla parte friulana. Tocca quindi al velivolo partito da Pieve di Cadore decollare, mentre la squadra Saf di terra dei vigili del fuoco di Pordenone assieme a un volontario del Cnsas, si porta fino all'elisuperficie per un consulto con il medico presente sul posto. Quindi con i fuoristrada si avviano verso il pian dei Sass, fino alla seggiovia Tremol 2, per poi procedere a piedi. Nel frattempo l'elicottero di Pieve di Cadore, con una manovra da manuale, riesce ad appoggiare un pattino in cresta e a far sbarcare l'equipaggio che raggiunge il 41enne, ormai senza vita.
Il corpo è stato trasportato a Piancavallo, subito dopo è stato portato al sicuro anche l'amico. Poi il compito più difficile: avvisare la moglie che il marito e padre delle loro tre figlie non c'è più.
Susanna Salvador
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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