La tempesta Vaia nel 2018 e l'agosto scorso il violento tornado

Giovedì 14 Novembre 2019
Era dall'alluvione del 5 novembre 1966 che non si vedeva tanta acqua nell'estremo Delta. Un'alta marea di portata eccezionale anche questa volta in contemporanea con quella veneziana (anche se i 194 centimetri della Venezia di allora furono la somma di due maree visto che una non era scesa, mentre i 187 centimetri dell'altra sera sono figli di un'unica marea). Ma se fortunatamente la memoria di quel 5 novembre è rimasta lontana grazie ai poderosi interventi di natura idrogeologica che sono intervenuti nella zona deltina, primo fra tutti l'innalzamento degli argini, che ha di fatto scongiurato una nuova alluvione, il ricordo dei danni delle ultime due tempeste è ancora negli occhi e nel cuore dei suoi abitanti. Il 28 ottobre di un anno fa la tempesta Vaia, che falciò tutto il Veneto concludendo la sua corsa nell'estremo Delta aveva portarono con sé non poche conseguenze al reparto pesca, che ci aveva rimesso una decina di cavane: proprio in questi giorni era stato saldato un contributo di circa 200mila euro. Il fortunale più recente, invece, risale allo scorso 2 agosto, quando un vero e proprio tornado si è abbattuto nella zona della Sacca. Questa estate l'anemometro di Porto Barricata ha segnato un vento di ben 52 nodi e la conta dei danni è stata soprattutto nel settore agricolo, con raccolti andati persi, case scoperchiate e, ancora una volta, alcune sbattute sugli scogli.
A.Nan.
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