LA SCUOLA
ROVIGO Si lavora freneticamente nelle scuole superiori polesane per

Martedì 27 Ottobre 2020
LA SCUOLA
ROVIGO Si lavora freneticamente nelle scuole superiori polesane per organizzare in tempi strettissimi la didattica a distanza, che su disposizione del governatore Luca Zaia dovrà riguardare almeno il 75 per cento degli studenti già da domani. La giornata di ieri è stata impegnativa per gli istituti scolastici polesani e ancor più impegnativa sarà quella di oggi.
ORDINANZA REGIONALE
Sin dal mattino di ieri i dirigenti si sono consultati tra loro per capire come affrontare gli eventuali sviluppi del nodo scuole, sviluppi che sono poi arrivati con l'ordinanza della Regione, preannunciata in tarda mattinata dallo stesso governatore.
DIDATTICA DIGITALE
Emanata alla luce dell'incremento dei contagi in Veneto, l'ordinanza sottoscritta dal presidente della Regione dispone che da domani e fino al 24 novembre le scuole superiori adottino la didattica digitale integrata complementare a quella in presenza per almeno il 75 per cento degli studenti, applicandola a rotazione fra le classi o fra gli studenti all'interno delle classi. Per gli alunni con disabilità è sempre garantita la didattica in presenza, mentre sono favoriti i percorsi di istruzione da casa per gli studenti con patologie gravi o immunodepressi. Nell'organizzare la rotazione degli studenti, Zaia raccomanda alle scuole di mantenere la didattica in presenza prioritariamente per le classi prime.
Ieri nel primo pomeriggio i presidi polesani hanno partecipato a un incontro in videoconferenza con il direttore dell'Ufficio scolastico regionale Carmela Palumbo, questa mattina invece si incontreranno di nuovo virtualmente tra loro per valutare come organizzare le attività nei loro istituti. La giornata di oggi, l'ultima in aula per tutti per almeno un mese, vedrà impegnati dirigenti, docenti e personale amministrativo nel fare conteggi e mettere a punto turni di rotazione.
ISTITUTI COMPRENSIVI
L'operazione è certamente complessa per l'Iis Primo Levi di Badia diretto da Amos Golinelli, che comprende nove indirizzi di studio tra licei e tecnici. «Certamente non è facile gestire una parte dell'istituto in presenza e una parte a distanza, dovremo valutare bene dice Golinelli Decideremo domani (oggi per chi legge, ndr) i calendari per le classi, per quelle che resteranno in aula resteranno gli orari normali». Al Levi, dopo quattro casi di positività tra gli studenti, ci sono ancora circa venti alunni in quarantena per contatti con soggetti positivi avvenuti non in ambito scolastico, ma in ambiente familiare o sportivo. Per via dei casi di positività e le conseguenti quarantene, tre classi e una decina di docenti hanno già sperimentato la didattica a distanza per qualche tempo nelle scorse settimane. La corsa contro il tempo per predisporre tutto tra ieri sera e oggi è frenetica in tutti i plessi scolastici superiori polesani.
Nell'Iis Munari che include tre scuole di Castelmassa, Badia Polesine e Trecenta la dirigente Maria Elisabetta Soffritti si sta confrontando su come procedere. «La scuola è al servizio dei ragazzi, purtroppo il Covid-19 infuria e ci impone di prendere decisioni drastiche dice Domani pomeriggio (oggi per chi legge) valuteremo ogni aspetto in gruppi di lavoro organizzati e daremo poi le indicazioni. Si tratta di decidere, numeri alla mano, quali classi resteranno a casa secondo quale calendario. Studieremo una rotazione per il mese previsto dall'ordinanza, mi piacerebbe che ogni alunno potesse avere almeno una giornata di lezione in presenza alla settimana, ma dobbiamo prima fare dei conteggi».
LEZIONI DA CASA
La situazione, insomma, è inevitabilmente fluida e tutto verrà deciso nella giornata di oggi, con il principio che domani il 75 per cento degli studenti dovrà restare a casa come unica certezza.
Ilaria Bellucco
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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