La ripresa porterà 5.700 posti di lavoro

Domenica 20 Giugno 2021
L'ANALISI
ROVIGO Si intravedono segnali di ripresa anche in provincia di Rovigo, dopo un anno e mezzo di emergenza Coronavirus che ha messo in ginocchio economia e lavoro. Dall'ultima rilevazione Excelsior, curata da Unioncamere e Anpal, emerge che a Rovigo sono previsti quasi 2.500 nuovi ingressi a giugno, oltre 5.700 entro agosto.
Delle assunzioni in programma nel mese in corso, per il 38,3% riguardano operai specializzati, conduttori di impianti e macchine, per il 26,5% impiegati, addetti al commercio e ai servizi, e per il 16,1% dirigenti, professionisti e tecnici. Statistiche che vanno tuttavia interpretate, anche in chiave negativa, perché in diversi comparti c'è carenza di lavoro. Non sempre, infatti, il mercato riesce a soddisfare i fabbisogni occupazionali del territorio e le motivazioni principali sono due: mancanza di candidati e preparazione inadeguata.
POSTI VACANTI
Nella provincia di Rovigo, infatti, ben il 38,4% dei profili risulta difficile da reperire per le aziende. Scarseggiano, in particolare, operai nelle attività metalmeccaniche (73,2%), nelle industrie chimiche e della plastica (67,9%), operai specializzati nell'edilizia e nella manutenzione degli edifici (72,1%). Non va meglio per i tecnici in campo informatico, ingegneristico e della produzione, dove la percentuale si attesta al 62%.
Nell'attuale fase storica, che vede un profondo cambiamento in atto nel mercato occupazionale, conoscenze specifiche e aggiornamento continuo assumono un ruolo strategico per imprese e lavoratori. Per questo motivo Punto Confindustria, società di servizi di Confindustria Venezia, ha creato Punto a me, un set di proposte formative mirate alla qualificazione professionale. Le lezioni sono fruibili online dalle 18.15 alle 19.45 e spaziano tra vari argomenti: elementi di economia aziendale, tecnologie 4.0, marketing e lingue straniere. Un'opportunità in più sia per le imprese che intendano aumentare la competitività attraverso la qualificazione dei dipendenti, sia per quanti desiderino intercettare le occasioni offerte dal mercato del lavoro.
Le considerazioni sui numeri del mercato occupazionale sono tratte da Vincenzo Marinese, presidente di Confindustria Venezia e Rovigo. «L'emergenza Coronavirus ha accelerato quella trasformazione che già era in atto nello scenario economico e sociale, avviata dalla rivoluzione digitale. Tra i principali effetti di tale processo, la necessità di riconvertire molti profili professionali per soddisfare i mutati fabbisogni del mercato occupazionale».
L'aspetto sul quale insistere maggiormente è «la formazione. Avrà un ruolo sempre più centrale nel favorire l'incontro tra domanda e offerta. Coltivare le abilità e le competenze sarà la strategia vincente, che consentirà ad aziende e lavoratori di adattarsi alle nuove esigenze del mondo produttivo. È questo il senso della proposta formativa di Punto Confindustria: un'opportunità sia per le imprese, sia per quanti intendano incrementare autonomamente la propria competitività», conclude il presidente dell'associazione di categoria.
IL SERVIZIO
Sono numerose le iniziative studiate per rilanciare il mondo del lavoro veneto e polesano. Punto Confindustria, con cinque unità di business nate dall'aggregazione delle società di servizi di Confindustria Venezia Area Metropolitana di Venezia e Rovigo, è il punto di riferimento per le aziende che intendono crescere, innovare, esportare, lavorare in sicurezza e contare su personale qualificato. Solo poche settimane fa si è concluso il progetto Strategie orientate alla riqualificazione dell'area pre-industriale di Marghera, orientate allo sviluppo del commercio-terziario per una riqualificazione attraverso la sinergia industria e commercio, realizzato col sostegno della Camera di commercio di Venezia e Rovigo.
Alessandro Garbo
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci