LA RETROMARCIA
ROVIGO Contrordine: Asm Spa non salverà il Polo natatorio

Giovedì 22 Marzo 2018
LA RETROMARCIA
ROVIGO Contrordine: Asm Spa non salverà il Polo natatorio e il Comune di Rovigo. Dopo aver preparato tutta la documentazione, informato i consiglieri comunali riguardo la procedura con due distinti incontri privati con i dirigenti comunali e predisposto il consiglio comunale di dopodomani, sabato, non sarà la partecipata multiservizi amministrata da Alessandro Duò a salvare l'intricata situazione. Ieri pomeriggio pare siano emerse criticità riguardo l'operazione, motivo per cui l'Amministrazione ha deciso di gettare la spugna.
SCADENZA DEI TERMINI
Eppure nella mattinata di ieri tutto sembrava ormai procedere rapidamente. La scadenza da rispettare, infatti, è quella del 31 marzo, termine ultimo per accettare l'accordo con Unipol Banca. Dall'ufficio di presidenza del Consiglio comunale di Palazzo Nodari, infatti, avevano fatto sapere che gli impiegati stavano lavorando affannosamente per raccogliere tutta la documentazione informativa per i consiglieri, per prepararli alla seduta-fiume annunciata per il fine settimana. Il Consiglio comunale che si svolgerà sabato avrebbe dovuto essere dedicata esclusivamente sulla struttura di viale Porta Po e del relativo debito con Veneto Nuoto e Unipol Banca. Si sarebbe dovuto discutere dell'operazione finanziaria e approvarla in tempo utile per rispettare le scadenze. Sempre nella mattinata di ieri si vociferava anche della possibile unione in un'unica delibera delle tre separate che invece devono essere presentate, includendo la concessione ad Asm Spa della gestione della piscina per i prossimi 20 anni e oltre. Aspetto che, invece, era stato escluso durante i colloqui tra l'Avvocatura civica, che ha seguito la vicenda per conto del Comune, e la minoranza consiliare, visto che avrebbe messo con le spalle al muro il Consiglio comunale davanti al ricatto di accettare la cessione oppure fare fallire il Comune.
GIORNATA CONVULSA
Insomma, la confusione non mancava già dal mattino. Le perplessità emerse dopo pranzo, però, pare siano di tipo legale, visto che Asm è una partecipata unica del Comune di Rovigo e non una società del tutto esterna alla pubblica amministrazione. In pratica, il debito sarebbe stato appianato da una società gestita con denaro pubblico. A questo punto tutto torna come prima: manca un investitore. Veneto Nuoto, gestore della struttura, non ha le risorse per coprire il debito e il Comune non può accollarsi circa 2 milioni di insoluto, nonostante questa sia una cifra già molto inferiore rispetto a quella precedente la mediazione con Unipol. Fino a dicembre, infatti, si era parlato di un rosso di quasi 8 milioni da coprire (complessivi di lodo Baldetti e rate non pagate del finanziamento).
Alberto Lucchin
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