La pornostar è allibita: «Una censura mai accaduta»

Domenica 19 Novembre 2017
IL CASO
ROVIGO «Sono a dir poco basita e allibita. Quando mi hanno avvisato che a Rovigo era scoppiato un caso sul manifesto dell'Armony, pensavo si trattasse di uno scherzo». A parlare è Maria, in arte Sexy Luna, una attrice porno di Ferrara, che da vent'anni lavora sui set a luci rosse e che sarà protagonista dello spettacolo del 31 dicembre, al ristorante disco night club di Bondeno.
IL COMMENTO
«Chiaramente la titolare Renza Bulgarelli, dovendo pubblicizzare una serata con delle pornostar, che cosa poteva fare se non mettere le nostre foto? Ora. a parte il fatto che delle tre sono quella più vestita, non siamo davanti a foto volgari, e nemmeno abbiamo pose osé. Se proprio quel padere del bambino di 8 anni voleva rispondere al figlio di che trattava il poster, bastava spiegargli che era per degli spettacoli riservati ad adulti. Si sa che i bambini sono curiosi, ma è anche vero che hanno già i telefoni cellulari e sono abituati ad andare su Facebook. Proprio non capisco il motivo per cui il Comune abbia dovuto procedere con una diffida alla società che si occupa delle affissioni».
LA DOMANDA
Anche Sexy Luna, oscurata alla pari di Brigitta Bulgari e di altre due colleghe, impegnate in spettacoli del 29 e 30 dicembre, con una striscia di colore azzurro che ha finito con il richiamare ancora di più l'attenzione dei passanti, si domanda come mai nessuno si sia mai opposto a certe pubblicità di intimo. «Ci sono state in passato come anche oggi, modelle e attrici famose, che hanno prestato il loro corpo per campagne pubblicitarie molto sexy, provocanti e accattivanti. Giusto sia così, se il marchio vuole pubblicizzare uno slip, un reggiseno o un paio di calze. Però mai nessuno si è scandalizzato per il fatto che si vedevano sederi e seni o gambe in bella mostra. Qui siamo di fronte ad un certo tipo di locale, ma chi vuole fare il moralista, solitamente si sa che è solo un ipocrita. Siamo nel 2017, nemmeno dieci anni fa, quando ancora c'erano tabù e una certa apprensione verso alcuni tipi di immagine, si era assistito a un caso del genere. Nessuna delle mie colleghe è mai stata censurata o oscurata».
STUPORE
L'avvenente Maria, che ha pure preso parte a diverse edizioni delle fiere del sesso, racconta di come nemmeno quando la sua immagine ha fatto il giro delle città, a bordo di una vela, qualcuno ha fatto rimostranze. «Quello di Rovigo è un caso più unico che raro. Ho visto le nostre foto oscurate e mi è venuto da sorridere. I retrogradi esistono ancora».
Marco Scarazzatti
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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