LA GIORNATA ELETTORALE
ROVIGO Affluenza alle urne più bassa in Polesine

Lunedì 21 Settembre 2020
LA GIORNATA ELETTORALE ROVIGO Affluenza alle urne più bassa in Polesine
LA GIORNATA ELETTORALE
ROVIGO Affluenza alle urne più bassa in Polesine rispetto al 2015, ma migliore nel confronto con il resto dell'Italia. Alla chiusura dei seggi nella prima giornata di voto, l'affluenza raggiunta è stata del 44,78% degli aventi diritto al voto, contro il circa 40,10% di media nazionale. A guidare la lista dei Comuni più fedeli alla chiamata alle urne sono le municipalità di Villanova del Ghebbo (52,44%), Gaiba (50,58%), Pontecchio (49,89%) e Bosaro (48,63%). Maglia nera invece Censelli (38,42%), Villanova Marchesana (38,01%) e Calto (35,89%). Calto, inoltre, conferma il trend negativo già evidenziato l'ultima volta, dimostrandosi uno dei seggi meno frequentati.
IL CAPOLUOGO
Il capoluogo, Rovigo, ha visto votare il 43,10% degli aventi diritto, sopra la media generale di tutta la provincia. La complicità del periodo in cui l'elettorato è stato chiamato a votare deve avere inciso sull'affluenza, proprio alla fine dell'estate e con l'aumento dei casi da Covid-19. In passato non si era mai andati a votare prima della fine di maggio, come avvenuto nel 2015. Per trovare un raffronto efficace dei dati dell'affluenza è però necessario tornare indietro di dieci anni, quando, come quest'anno, il 28 marzo 2010 si è andati a votare in due giornate distinte e si è recato al seggio il 66,60% degli aventi diritto. Per raggiungere questo risultato oggi dovrebbe recarsi a votare un ulteriore 22,03% di elettori, ma è un lunedì e in molti saranno impegnati a lavoro. Nel 2015 l'affluenza è stata del 60,15%, un risultato che anche in questo caso forse quest'anno non sarà replicato.
IL SINDACO
Uno dei primissimi elettori è stato il sindaco di Rovigo Edoardo Gaffeo, che alle 9 si è recato nel suo seggio di Sarzano, impegnato a votare per la prima volta dopo la sua vittoria alle Amministrative delle 2019. I candidati più accreditati (almeno sulla carta) sono andati quasi tutti a votare. il primo è stato Michele Aretusini, in corsa per un posto a palazzo Ferro Fini tra le fila di Lista Veneta Autonomie a sostegno del candidato presidente Luca Zaia. Nella sua città, Rosolina, è andato a votare anche Diego Crivellari, candidato nel Partito Democratico, mentre il compagno di partito e listino Graziano Azzalin, alla ricerca della terza riconferma per altri cinque anni in Regione, è andato nel seggio 4 delle scuole Pascoli. Rimanendo a Rovigo, il candidato di Forza Italia Andrea Bimbatti è invece andato al seggio di Boara Polesine. A Stienta, Comune dove è stato anche sindaco, è invece andato a votare l'assessore regionale uscente Cristiano Corazzari. Anche Enrico Bonato de Il Veneto che Vogliamo, a sostegno di Arturo Lorenzoni, è andato a votare in mattinata.
tutti ai seggi
Per Fratelli d'Italia, Cristina Folchini è andata a votare alle 11,30 seggio 1 della Gran Guardia a Rovigo, mentre la collega di lista Valeria Mantovan ieri non è andata. Gli aventi diritto al voto in provincia di Rovigo sono 200.832, le donne sono la maggioranza (103.087), circa 5.300 in meno gli uomini (97.745 uomini). Ovviamente, la città con il maggior bacino di votanti è Rovigo con 41.991, mentre Adria è la seconda con 16.865 persone. Il Comune con meno votanti in assoluto in Polesine è la piccola Calto con appena 744 votanti. Su 275 seggi, cinque sono ospedalieri distribuiti nelle strutture di Rovigo, Adria e Trecenta.
NESSUNA DEFEZIONE
Anche nell'organizzazione delle operazioni di voto il Polesine si contraddistingue dal resto del Paese, visto che all'insediamento dei seggi i presidenti c'erano tutti e non ci sono state assenze tra gli scrutatori, perché erano pronti tanti sostituti iscritti alle liste comunali. Lo spoglio elettorale inizierà oggi pomeriggio, alla chiusura dei seggi alle 15. Prima saranno scrutinate le schede del referendum, che coinvolge tutto il Paese, poi le schede per il rinnovo del Consiglio regionale veneto. I candidati alla presidenza della regione sono: Arturo Lorenzoni (Partito Democratico, Il Veneto che Vogliamo, Più Veneto in Europa, Europa Verde e Sanca Veneta), Luca Zaia (Lega, Lista Zaia Presidente, Lista Veneta Autonomie, Fratelli d'Italia e Forza Italia), Patrizia Bartelle (Veneto Ecologia Solidarietà), Paolo Bevegnù (Solidarietà Ambiente Lavoro), Enrico Cappelletti (Movimento 5 Stelle), Paolo Girotto (Movimento 3V), Antonio Guadagnini (Partito dei Veneti), Simonetta Rubinato (Veneto per le Autonomie) e Daniela Sbrollini (listino unico composto da Italia Viva, Psi e Pri).
Alberto Lucchin
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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