La febbre del Nilo fa la sesta vittima: è un meccanico di Buso di 61 anni

Venerdì 16 Novembre 2018
VIRUS DEL NILO
ROVIGO Claudio Bazzan si è spento mercoledì, ad appena 61 anni, sesta vittima polesana del West Nile dall'inizio dell'estate. Le sue condizioni, spiega l'Ulss 5, «erano compromesse da una grave patologia del sistema immunitario e da molti mesi veniva curato per una forma neuroinvasiva del virus ed era ricoverato nella divisione di Anestesia e rianimazione dell'ospedale di Rovigo».
CASO DI RIATTIVAZIONE
Il suo era stato il primo caso di riattivazione del virus. Ovvero, il West Nile era come scomparso, tanto da portare, lo scorso 3 settembre, alle dimissioni del paziente che era stato ricoverato il 25 agosto, salvo poi ripresentarsi nuovamente. Il 61enne, infatti, immunodepresso per una grave patologia, era stato nuovamente ricoverato il 14 ottobre, nel reparto di Neurologia. Ma i sintomi che apparentemente lasciavano pensare a un ictus, erano in realtà quelli dell'aggressione neurologica del virus che è tornato a colpirlo. Era stato il 36esimo dei 52 casi accertati di contagio da West Nile in questa annata maledetta.
Nell'ultimo bollettino nazionale della Sorveglianza integrata del West Nile dell'8 novembre scorso si riporta come «da giugno sono stati segnalati 577 casi umani confermati di infezione da West Nile Virus: di questi 230 si sono manifestati nella forma neuro-invasiva (63 in Veneto, 100 in Emilia Romagna, 16 in Lombardia, 38 in Piemonte, 3 in Sardegna, 9 in Friuli Venezia Giulia, 1 importato dalla Grecia), di cui 42 deceduti (1 Lombardia, 13 in Veneto, 21 in Emilia Romagna, 3 in Piemonte, 4 in Friuli Venezia Giulia), 279 casi come febbre confermata (66 Emilia-Romagna, 190 Veneto, 7 Lombardia, 6 Piemonte, 10 Friuli Venezia Giulia) e 68 casi identificati in donatore di sangue».
IN VENETO È il 14. DECESSO
La morte di Bazzan, quindi è la 14esima in Veneto, nonché la sesta in Polesine. Il 28 agosto, infatti, si è spenta l'91enne adriese Marcella Sega, che era ricoverata nell'ospedale di Adria, con il West Nile indicato come causa della sua morte. La prima di un 2018 davvero terribile, alla quale sono seguite quella di Rachida Ouarga, appena 58 anni, residente nella frazione di Sariano di Trecenta, quella dell'84enne Rosa Ceruti, che viveva a Rovigo, in via Piave, quella di Uber Bevilacqua, 70enne commerciante in pensione di Gaiba, quella dell'80enne di Fratta Polesine, Paolino Furini.
PROFESSIONE MECCANICO
Bazzan, che viveva in via Ippolito Nievo, faceva il meccanico ed aveva un'officina in via Amendola, la Officine 2.3, poco distante dal semaforo dell'incrocio con via Gallani, a ridosso del ponte sulla pista ciclabile di San Pio X. A ricordarlo, rivolgendo il proprio cordoglio ai familiari, è il consigliere comunale Mattia Moretto, di Buso come lui: «Lo conoscevo bene spiega -, una bravissima persona e un grande lavoratore. Sotto il profilo professionale ho avuto modo di conoscerlo a fondo in quanto faccio il postino e lui era il meccanico di riferimento delle Poste per le riparazioni ai motorini. So che lascia una figlia, alla quale rivolgo un abbraccio. Solo qualche mese fa è morto suo fratello, anch'egli giovane».
Francesco Campi
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